Antitrust: l’indagine su Telecom Italia si avvia alla conclusione

L’Antitrust ha fissato l’audizione conclusiva dell’istruttoria su possibili comportamenti anti-concorrenziali da parte di Telecom Italia. La vicenda nata da denunce da parte di Fastweb e Wind, dovrebbe chiudersi quindi secondo fonti bene informate entro fine Marzo.

L’autorità di garanzia nel documento inviato alle parti coinvolte, non ancora votato dal collegio e che quindi non rappresenta ancora una sentenza, scrive chiaramente che sono stato riscontarti da parte dell’ex-monopolista di stato comportamenti tesi a limitare la concorrenza da parte degli altri operatori.

Le indagini effettuate dall’Antitrust dimostrerebbero “che Telecom ha ostacolato l’efficiente espansione dei concorrenti nei mercati a valle dell’accesso alla rete fissa, dei servizi di telefonia vocale e dell’accesso a Internet a banda larga mediante due distinte condotte, consistenti l’una nell’opposizione ai concorrenti di un numero ingiustificatamente elevato di rifiuti di attivazione dei servizi all’ingrosso, e l’altra nell’applicazione sul mercato a valle di prezzi per il servizio di accesso al dettaglio alla rete fissa, che, rispetto a quelli applicati a monte per il servizio di unbundling, non consentono neppure a un concorrente altrettanto efficiente di operare in modo redditizio”.

Telecom Italia avrebbe, in questo modo, sostanzialmente “compromesso la capacità competitiva di concorrenti efficienti”. Qualora la società venisse trovata colpevole potrebbe rischiare una multa miliardaria, fino al 10% del fatturato annuale (2009-2011).

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