Il valore del fare comunità nell’e-learning

Ci si forma meglio facendo comunità. Questo è uno dei “pilastri” su cui poggia la piattaforma e-learning Teleskill, che mette a disposizione e integra strumenti di webroom e repository di documenti riservati ai soli iscritti della comunità in modo che i membri possano interagire anche tramite meccanismi di social e gamification.

Attraverso la costituzione di una community i partecipanti al corso di formazione possono creare gruppi di lavoro ad hoc, condividere buone pratiche e soprattutto confrontarsi su tematiche di interesse specifico. Le comunità, oltre che supportare il processo di formazione, rappresentano poi una buona occasione per le aziende che possono, attraverso le community dei propri dipendenti formati, cogliere i segnali dalle “reti” e raccogliere feedback relativi a nuove iniziative e prodotti.

Compresa la necessità del fare comunità, per capire meglio il come costruirle abbiamo intervistato Serena Generotti, project manager Teleskill.

Quali gli elementi indispensabili per poter costruire le comunità di pratica?

Elementi indispensabili per poter costruire una comunità di pratica sono:

Serena Generotti, project manager Teleskill.

• un’identità derivante dalla condivisione di interessi

• un’interazione all’interno della comunità attraverso discussioni, attività in comune, aiuto reciproco. L’aspetto interattivo, ancor più che la condivisione di interessi, è elemento cruciale all’interno di una comunità di pratica

• la presenza di un insieme di risorse e di pratiche condivise che sono il risultato del continuo confronto informale e dialettico delle esperienze personali messe al servizio della comunità.

Quali gli strumenti digitali che ne supportano lo sviluppo? E quale il ruolo del community manager?

Gli strumenti digitali che supportano le comunità di pratica sono tutti quelli che consentono e favoriscono la condivisione e il confronto interattivo tra i membri della comunità. Pertanto acconto a strumenti di condivisione di messaggi e file come i forum, oggi è di fondamentale importanza disporre di strumenti di interazione sincrona quali strumenti di videoconferenza. I sistemi di videoconferenza consentono da un lato di far interagire i membri della comunità in tempo reale condividendo esperienze e attivando momenti di confronto e discussione, dall’altro permettono agli stessi membri di registrate delle video pillole esperenziali da mettere a disposizione del gruppo all’interno di una videoteca condivisa. La video-pillola così realizzata diventa ulteriore elemento di discussione e confronto per i partecipanti della comunità. Il ruolo del community manager è quello di moderare e animare la comunità di pratica cercando, in una prima fase di aumentare l’engagement dei partecipanti, e in un secondo momento di fare emergere le conoscenze implicite possedute dai partecipanti alla community.

Come si convincono gli utenti a fare comunità attraverso piattaforme diverse dai più tradizionali ambienti social (come per esempio Facebook)?

Le comunità di pratica aziendali sono inserite in un ambiente “corporate”, i membri che ne fanno parte condividono interessi e valori comuni, hanno un codice di comunicazione già condiviso, sono già membri della “famiglia aziendale”, questo ne favorisce implicitamente l’engagement.

Quali i vantaggi tangibili e intangibili della collaboration attraverso le comunità di pratica?

Le comunità di pratica portano numerosi vantaggi consentono, infatti, di far emergere la conoscenza implicita distribuita all’interno dell’organizzazione, di creare apprendimento, attivare meccanismi di solidarietà fra i membri, ma anche di condivisione di norme migliorando il senso di appartenenza all’organizzazione.

Un esempio di progetto in cui si è creata una community e come questa ha portato valore all’interno dell’azienda

I progetti che abbiamo gestito e in cui le comunità di pratica hanno avuto successo sono numerosi. Tra quelli di maggior successo ci sono progetti dedicati alle aziende in cui sono state attivate comunità di pratica specifiche per famiglie professionali. I vantaggi ottenuti dall’organizzazione sono stati soprattutto: la condivisione delle buone pratiche, che sono diventate patrimonio aziendale; l’aumento del senso di appartenenza dei partecipanti all’organizzazione e l’attivazione di meccanismi di solidarietà, i membri della comunità di pratica si rivolgono all’interno della comunità stessa per richiedere supporto e cercare la risoluzione di problemi.

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