#BigData: aziende consapevoli ma mancano le competenze

A che punto è l’adozione delle analisi basate sui Big Data nel mondo? E in che modo si relazione alle supply chain delle varie organizzazioni? Una recente ricerca di Accenture rivela che la grande maggioranza delle aziende ha ormai compreso l’importante ruolo di questo strumento, ma incontra difficoltà enormi nel processi di adozione: a conferma di quanto detto basta pensare che il 97% dei dirigenti ha dichiarato di aver ben compreso come i Big Data possono creare valore nella gestione della supply chain, ma solo il 17% di loro ha già messo in piedi un sistema funzionante per l’analisi dei Big Data.

Consapevolezza: le aziende riconoscono il bisogno di Big Data

Nonostante il basso tasso di adozione, Accenture precisa che un piccolo sottoinsieme di aziende che hanno partecipato al sondaggio sta davvero beneficiando dei Big Data e si stanno facendo portatrici sane della cultura del dato. Il successo di queste aziende può essere attribuito, in parte, a come si sono avvicinate gradualmente alle analisi dei dati: a partire dagli inizi del 2000 queste società si sono mosse gradualmente nel mondo dei dati e dell’analisi, anche se solo per piccole task o per progetti contingenziali (come ad esempio, il calcolo per la progettazione ottimale della rete degli impianti). Le aziende che non hanno mai applicato questo tipo di analisi hanno ora una maggior difficoltà a lavorare con i Big Data.

Nonostante questo però, le aziende intervistate da Accenture hanno grandi aspettative per i Big Data: quando è stato chiesto ai loro dirigenti di definire gli impatti, il 48% ha dichiarato di aspettarsi una reattività maggiore nell’adattarsi ai cambiamenti, specie per quanto riguarda l’organizzazione; il 45% si aspetta che i dati possano rivelare meglio le tendenze future, invece di limitarsi a riferire quanto è già successo in passato; infine il 43% si attende di poter avere una visione d’insieme della supply chain che può aiutare a ottimizzare le prestazioni dell’intera catena logistica.

Accenture

Tasso di adozione: mancano le competenze

Nonostante il generale accordo sui benefici della Big Data Analysis, le aziende hanno molta difficoltà nell’adottarne correttamente i processi: le cause sono varie di diversa natura, ma secondo la maggior parte degli intervistati la causa principale riguarda le preoccupazioni per il grande investimento necessario che serve per implementare e utilizzare il sistema di analisi (67%); subito dopo, invece, sono state indicate le preoccupazioni riguardanti la sicurezza (64%); altre problematiche citate (ma che restano ai margini del problema) comprendono le questioni legate alla privacy e la mancanza di competenze all’interno delle aziende, che devono spesso rivolgersi a consulenti esterni.

In dettaglio, solo quattro su dieci aziende hanno una vera strategia per l’utilizzo dei big data all’interno della propria organizzazione interna: il rimanente sostiene di non essere in grado autonomamente di mettere in piedi l’organizzazione strategica complessiva (che includa anche gli aspetti legati alla supply chain) e a governare i processi di analisi; quasi la stessa percentuale, inoltre, possiede solo una strategia specifica per le supply chain ma non utilizza il sistema di analisi in tutte le aree; analogamente, solo il 37% delle aziende ha dichiarato di avere integrato la Big Data Analysis nella gestione della supply chain.

Questi risultati suggeriscono che le società non sono in grado di attirare risorse umane dalle giuste competenze, o semplicemente non hanno considerato una priorità in passato investire in questa direzione: quest’ultimo assunto è confermato dal fatto che meno della metà (43%) delle aziende che utilizzano i Big Data hanno una grande capacità interna di analisi dei dati.

Accenture2

In conclusione, la consapevolezza dell’importanza dei Big Data e dei loro processi di analisi è ormai evidente: il problema però è nel tasso di adozione, frenato solo in parte dalla paura degli investimenti forti di cui necessita, ma soprattutto dall’effettiva mancanza di competenza all’interno delle organizzazioni stesse. In estrema sintesi, le aziende dovranno lavorare per attrarre talenti dotati di competenze, o che comunque hanno un’elevata capacità di learning-on-the-job.

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