Google-Motorola Mobility: ci siamo?

La prossima settimana potrebbe essere decisiva per l’acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google.

Secondo indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, entro la prossima settimana il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti dovrebbe confermare l’offerta di acquisizione di 12,5 miliardi di dollari proposta dal gigante di Mountain View. Mentre in Europa il 13 febbraio è il termine ultimo entro cui la Commissione Europea potrebbe dare o meno il placet all’acquisizione: secondo i rumor del mondo ICT, anche all’interno dell’UE si approverà l’acquisizione, in quanto sarebbe in linea con la normativa antitrust.

Dopo la possibile e rumoreggiata conferma da parte delle istituzioni americane ed europee, prima che Motorola Mobility diventi a tutti gli effetti di Google, la lunga fase di approvazione dell’offerta del gigante del Web necessiterà del via libera anche in Cina, Taiwan e Israele.

Lunga e tortuosa, dunque, è l’acquisizione di Motorola, che consentirebbe a Google di entrare a far parte del mercato degli smartphone anche sul versante hardware. A rendere complicato il processo di acquisizione – che peraltro permetterebbe a Motorola Mobility di risanare i suoi conti in rosso – è il nodo dei circa 17 mila brevetti wireless dell’azienda dell’Illinois. La preoccupazione delle autorità antitrust americane ed europee è che Google, con l’acquisizione di Motorola Mobility, adotti strategie abusive e non concorrenziali per la cessione in licenza ad altre società mobile di brevetti non registrati a proprio nome.

Tuttavia, di recente Google ha più volte sottolineato che adotterà una strategia aperta e competitiva sui brevetti, garantendo di concedere in licenza l’utilizzo di quanto registrato a nome di Motorola Mobility, per la crescita delle tecnologie mobile nella società.

Intanto il mondo dell’ICT e dei dispositivi mobili si chiede se effettivamente la prossima settimana possa essere quella decisiva per consentire a Google di diventare a tutti gli effetti il nuovo competitor nel mercato degli hardware per smartphone.

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