I primi pareri degli ispettori FLA inviati da Apple in Cina

Arrivano da Oriente le  prime allarmanti dichiarazioni degli ispettori della Fair Labor Association inviati da Apple nelle fabbriche cinesi.

A seguito dell’iniziale ottimismo di  Auret van Heerden,  Presidente della FLA, dopo la visita preliminare presso la Foxconn a Shenzhen, che aveva trovato le condizioni di lavoro di gran lunga superiori alla media del paese, inizia ora a definirsi la reale situazione della “Fabbica dei suicidi”:

“Stiamo rilevando tonnellate di problemi”, ha dichiarato van Heerden in un incontro di presentazione dei report preliminari , con i 30 ispettori che hanno intervistato i primi lavoratori e dovranno ascoltarne ancora 35.000.

L’unico dubbio sulla metodologia d’indagine utilizzata riguarda il canale con cui verranno contattati gli impiegati dell’azienda per ricevere i loro pareri.
Infatti tutte le interviste saranno effettuate attraverso il sito della Foxconn, e da li confluiranno nel database degli ispettori della FLA.
Dover passare per la pagina istituzionale del proprio datore di lavoro potrebbe inibire alcune risposte degli operai, che nutrendo dubbi sulla certezza dell’anonimato nella compilazione, e temendo la conseguente perdita del posto in seguito a forti critiche, potrebbero mentire su alcuni punti delle domande più importanti.

In ogni caso, van Heerden è deciso nell’affermare che “verranno rilasciati alcuni annunci molto importanti nel prossimo futuro”, in seguito ai risultati che emergeranno dall’indagine.

Per ora Apple ha fatto la sua parte, cercando di individuare le “mele marce” nella sua filiera di forniture.

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