Convergenza: nell’ecosistema Apple si inizia a fare sul serio

Tra pochi mesi Mountain Lion andrà ad aggiungersi alla schiera di felini con cui Apple ha avuto modo di battezzare i propri sistemi operativi nell’ultimo decennio. Ed è di qualche giorno fa il rilascio in versione beta della tanto attesa nuova app iMessage inclusa in Mountain Lion che, di fatto, porterà il sistema di messaggistica già presente su sistemi iOS anche su Mac.

A prescindere dalle novità più media-centriche del nuovo sistema (come la funzione AirPlay Mirroring), gli elementi di spicco di questa edizione manifestano la volontà da parte di Apple di far giungere ad un nuovo stadio di maturazione l’esperienza utente caratterizzata da una sorta di osmosi funzionale e dell’informazione.

Il fulcro del fenomeno è iCloud, che inizia a mostrare le sue reali implicazioni e opportunità. Inizialmente implementato come sistema cloud-based per la sincronia wireless di foto e documenti residenti in dispositivi MacOS e iOS based, in Mountain Lion le nuove funzionalità Messages, Reminders e Notes sono intimamente legate alla logica clous. Le informazioni create con tali applicazioni in un dato dispositivo, infatti, vengono automaticamente sincronizzate con le versioni presenti negli altri device purchè afferenti allo stesso account iCloud. Una vera e propria novità che garantire la persistenza e l’ubiquità dell’informazione, con la possibilità per l’utente di transitare in maniera trasparente da un device all’altro, a seconda delle condizioni di utilizzo, continuando a svolgere le medesime attività.

L’esempio più chiaro di tale approccio è costituito da Messages, applicazione di messaggistica istantanea capace di comunicare con il medesimo protocollo utilizzato dagli iMessage introdotti dalla versione 5.0 di iOS. La vera rivoluzione è che iOS gestisce SMS e iMessages mediante la stessa interfaccia, “scegliendo” se inviare i messaggi di testo e le immagini  secondo un protocollo o l’altro a seconda delle condizioni di connettività (copertura 3G). Il che vuol dire che, nel nuovo scenario convergente del mondo Apple, l’utente potrà continuare una conversazione iniziata in “stile SMS” sul bus via iMessage e su iPhone, spostandosi sul proprio iPad o MacBook al rientro a casa.

A coronare il modello di utilizzo offerto dall’ecosistema Apple, vi è  l’introduzione in Mountain Lion del Notification Center, a cui gli utenti iPad e iPhone sono già abituati, e che permette di tenere sotto controllo su un’unica porzione di schermo, gli ultimi messaggi arrivati (iMessage e SMS), e-mail, chiamate FaceTime in arrivo, avvisi del calendario originati da Reminders nonché aggiornamenti di sistema provenienti dall’app store.

A questo punto c’è solo da chiedersi se gli utenti accoglieranno positivamente le tante novità e i molteplici livelli di interconnessione tra i device, i servizi e le app del colosso di Cupertino. Staremo a vedere.

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1 COMMENT

  1. Non metto in dubbio i progressi che potrebbe portare una evoluzione di questo tipo, mi chiedo peró se sia corretta la tempistica…ho la netta sensazione che si sia voluto anticipare a tutti i costi windows 8! Infondo é passato pochissimo tempo da Lion e, secondo me, per aggiungere tali novità probabilmente sarebbe bastato un minor update…

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