Google, il diritto a essere dimenticati e le autorità europee

L’alta corte di giustizia spagnola, Audiencia Nacional, ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di decidere chiaramente se il diritto ad essere dimenticati va applicato ai motori di ricerca.

I governi europei stanno discutendo da anni della questione e, al momento attuale, tale diritto fa parte di nuove norme sulla protezione dei dati personali in discussione presso il parlamento europeo. La proposta è stata presentata dal commissario europeo per la giustizia e i diritti fondamentali, Viviane Reding, che sostiene: “Se un individuo non vuole più che i suoi dati personali siano processati o conservati da chi li detiene, e se non ci sono ragioni legittime per conservarli, i dati dovrebbero essere rimossi dai sistemi.” Il commissario europeo chiarisce, però, che il diritto non può essere assoluto (ad esempio nel caso degli archivi dei newspaper).

La nuova iniziativa spagnola potrebbe riaccendere le polemiche, visto che la corte fa esplicito riferimento a Google avendo ricevuto più di 100 richieste di rimozione dati dai server dell’azienda da parte di cittadini spagnoli. Ancor più, la vicenda potrebbe creare ulteriore attrito tra le autorità europee e l’azienda, dopo le recenti incomprensioni relative all’introduzione delle nuove norme per la privacy.

Google ha fatto sapere, tramite Reuters di essere favoravole al diritto ad essere dimenticati e di ritenere “che ci siano modi di applicarlo agli intermediari come i motori di ricerca in modi che proteggano sia il diritto alla privacy che la liberta di espressione.”

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