Netflix in politica?

Netflix, la nota azienda di streaming di contenuti video a pagamento, avrebbe fondato di recente una Political Action Committee, ovvero un comitato capace di esercitare “pressioni” a vantaggio di questo o quel candidato o a supporto o meno di una legge.

Secondo quanto riportato da Politico con FLIXPAC, questo il nome del PAC, Netflix potrà elargire “contributi” diretti ai candidati nelle  elezioni presidenziali 2012, pari a più di 5.000 dollari ognuno. E sempre secondo Politico, la fondazione del comitato sarebbe un modo per Neflix sostenere le leggi e le proposte a tutela del diritto d’autore come, ad esempio, il tanto discusso SOPA, lo Stop Onlne Piracy Act accusato di avere come obiettivo la censura del web e la tutela dei diritti di pochi in materia di proprietà intellettuale.

Ufficialmente la società si è sempre dichiarata neutrale sul tema del SOPA, anche se le posizioni iniziali sul tema del CEO Reed Hastings, hanno fatto sorgere qualche dubbio.

Tanto è stata forte la voce del web sulla fondazione di FLIXPAC che Netflix poche ora fa è stata costretta a precisare quanto segue a mezzo e-mail:

I PAC sono comuni tra le aziende che hanno una forte crescita sul  mercato e Netflix non fa eccezione. Il nostro Political Action Committee è un modo per i nostri dipendenti di supportare i candidati che comprendono il nostro business e la tecnologia. Non è stato costituito per supportare il SOPA o il PIPA. Al contrario, Netflix è impegnata su altri temi come la network neutrality, laghezza di banda e la riforma del Video Privacy Protection Act.”

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