Piccola rivoluzione nel mondo dei video giochi. Sony ha rilasciato un tool di programmazione per la sua PlayStation Suite, il previsto software framework che sarà utilizzato per offrire contenuti PlayStation hardware-independent.
Si tratta di un’ulteriore passo verso l’espansione della piattaforma PlayStation aldilà della console posseduta dalla compagnia. PlayStation Suite sarà infatti “hardware-neutral”, ovvero Sony certificherà device di altre case produttrici come compatibili con la propria piattaforma e permetterà, quindi, di utilizzare giochi Playstation su di essi.
La novità rappresenta una piccola rivoluzione nel mercato dei videogiochi. Tradizionalmente le varie piattaforme sono chiuse e legate ad uno specifico hardware. I produttori di console sviluppano e controllano le piattaforme di gioco, gli sviluppatori creano titoli per queste.
La versione beta rilasciata del pacchetto di programmazione include librarie grafiche e di gioco, un simulatore per PC, e permette di testare i giochi su PlayStation Vita e altri device.
Dopo il lancio ufficiale, probabilmente entro l’anno, gli sviluppatori dovranno pagare 99 dollari l’anno per testare i propri contenuti sui device compatibili e venderli tramite il PlayStation Store. La compagnia non ha ancora deciso, però, quale percentuale dei ricavi andrà agli sviluppatori.
Sony, al contrario, ha già chiarito che non permetterà l’offerta di software gratuiti. Lo sviluppo in corso di un sistema di pagamento in-game, fa pensare, però, che saranno consentiti contenuti freemium; ovvero scaricabili gratuitamente, ma con contenuti e funzioni a pagamento.
La nuova strategia adottata risponde principalmente alla crescente concorrenza per le console da parte di smartphone e tablet, ma al momento gli unici device certificati sono alcuni tablet e smartphone della Sony stessa.
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