Broadcaster USA vs Dish “Auto Hop”, servizio che permette di saltare gli spot TV

Fox, network televisivo internazionale di proprietà della News Corp di Rupert Murdoch, ha citato in giudizio Dish Network, il maggiore operatore satellitare USA, a causa di un nuovo servizio della compagnia, Auto Hop, che permette di registrare i programmi televisivi saltando le pubblicità automaticamente.

La Fox dichiara di voler, tramite la citazione legale, “difendere il futuro della televisione gratuita” e di non aver avuto scelta difronte alla sorprendente immissione sul mercato di “un prodotto con il chiaro obiettivo di violare il copyright e distruggere le fondamenta dell’ecosistema della televisione broadcast”.

Glenn Britt, presidente esecutivo di Time Warner Cable, aveva già dichiarato, qualche giorno fa, con toni simili che Auto Hop potrebbe danneggiare irrimediabilmente l’ecosistema televisivo distruggendo uno dei flussi di entrata fondamentali per esso, la pubblicità.

Nella mozione presentata da Fox presso l’U.S. District Court della California (Central District) la società sostiene che Auto Hop permette a Dish “di creare un servizio bootleg (pirata) di video on-demand per tutti i programmi del prime time dei network”, violando così la licenza di trasmissione dei programmi Fox.

La compagni chiede così alla corte l’inibizione della trasmissione dei propri programmi da parte dell’operatore satellitare in maniere che permettono l’utilizzo del nuovo servizio.

CBS e NBCUniversal hanno presentato separatamente analoghe mozioni legali . NBCUniversal ha compilato la richiesta presso la Corte Federale di Los Angeles, sottolineando che: “L’advertising genera le entrate che rendono possibile per i broadcaster locali e  nazionali il pagamento per la creazione” dei programmi. CBS ha a sua volta citato in giudizio Dish, perché secondo il broadcaster il nuovo “servizio prende gli esistenti contenuti dei network e li modifica in una maniera che è non autorizzata e illegale.”

Dish sembra decisa a non cedere alle pressioni dell’industria televisiva e ha a sua volta citato i broadcaster presso la corte di New York, chiedendo al giudice di stabilire se la tecnologia che permette di saltare in automatico gli spot rispetta le leggi sul copyryght. David Shull, vice presidente alla programmazione di Dish, ha spiegato la posizione della propria società. “I consumatori dovrebbero poter giustamente scegliere per se stessi cosa vogliono o non vogliono vedere in TV. Gli utenti già saltano gli annunci pubblicitari sin dall’introduzione del telecomando, noi gli stiamo dando quello che vogliono e questo gli conferisce maggior controllo.

La disputa legale sembra destinata a prolungarsi.

(Hollywood Reporter mette a disposizione i documenti completi delle mozioni legali presentate: Fox, CBS, Dish Network)

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