Indagine Assinform: quanto crediamo nell’Agenda Digitale italiana?

Il lavoro del Governo sull’Agenda Digitale Italiana, si sta concretizzando con l’imminente emanazione del decreto DigItalia, che sarà presentato a Bruxelles il 21-22 giugno alla Digital Agenda Assembly. In vista di ciò l’associazione nazionale Assinform, che nella galassia di Confindustria rappresenta il principale punto di riferimento delle aziende italiane dell’IT, ha avviato un’indagine on-line e tuttora in corso, fra i 35mila membri della sua comunity per meglio cogliere le sensibilità su queso tema.

I primi risultati del form, sono già stati pubblicati on-line e ne emerge un quadro lucido e puntuale dello scenario italiano. L’89% dei partecipanti all’indagine ad esempio, dichiara che l’opinione pubblica non ha consapevolezza dell’importanza dell’Agenda Digitale italiana; e sotto il profilo politico-economico, l’Italia è vista competitiva con le altre nazioni europee in merito alla strategia “Europa 2020” soltanto dal 13%.

La causa di questo ritardo dell’economia digitale in Italia rispetto ai Paesi del Nord Europa, è imputata quasi in egual misura alla scarsa informazione e formazione sull’uso delle nuove tecnologie, e allo sviluppo insufficiente delle infrastrutture di comunicazione elettronica.

Il giudizio è ancora più critico nei confronti delle soluzioni politiche proposte: ritenute inadatte per il rilancio della competitività italiana in questo settore dal 90% degli utenti.  C’è però un gap culturale evidenziato anche nell’idea dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadini: visto che il 64% sostiene che la carta continuerà ad essere lo strumento principale di comunicazione tra cittadini e PA, rispetto a posta certificata ed altri strumenti on-line; e ancora di più sono lontani dal vedere una scuola “digitalizzata” e senza libri nel 2015 (l’86%).

Non è invece così netto il giudizio sulla possibilità di un incremento dei pagamenti elettronici: dove la soglia di pessimismo scende al 54%. Ancora più dubbiose le risposte sulla sufficiente presenza e sicurezza delle reti di banda larga attuali rispetto agli obiettivi dell’Agenda Digitale, qui le risposte positive e negative si equivalgono.

In fine ci sono due dati interessanti, che fanno emergere un quadro preciso di ciò che una fetta d’italiani auspica: l’85% degli utenti infatti ha risposto che occorrono delle politiche per la crescita al fine di generare occupazione; e non politiche sul lavoro per stimolare la crescita. L’altro dato significativo invece, è la positività con la quale si guarda al futuro digitale del Paese: infatti il 90% dei partecipanti trova bellissima l’idea di un’Italia nella quale crescono soprattutto i servizi pubblici digitalizzati: dalla posta agli acquisti on-line all’Amministrazione digitale.

È possibile seguire i risultati in diretta del sondaggio o partecipare rispondendo alle domande del questionario. 

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here