Facebook: saturazione del mercato e rallentamento della crescita

Il periodo negativo di Facebook continua. Il social network sembra approssimarsi sempre di più al punto di saturazione del mercato e la crescita rallenta in aree chiave per il futuro dell’azienda.

Il tasso di crescita degli utenti unici provenienti dagli Stati Uniti, secondo gli ultimi dati della società di analisi comScore, ad esempio, continua a crescere, ma molto meno che in precedenza. Ad Aprile 2012, gli utenti unici statunitensi sono 158 milioni con una crescita di solo il 5% rispetto all’anno precedente. Il tasso più basso mai registrato, da quando la società di ricerca ha iniziato le rilevazioni nel 2008. Nello stesso mese del 2011 il tasso di crescita era, infatti, pari al 24% e nel 2010 addirittura all’89%.

Facebook registra, inoltre, un trend negativo per quanto riguarda un altro indicatore chiave, solitamente definito engagement, ovvero il tempo trascorso dagli utenti sulla piattaforma. Anche in questo caso la crescita continua ma a ritmi minori. Ad Aprile 2012 gli utenti trascorrevano in media circa 6 ore al mese nel popolare social network, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. Ancora una volta, però, il tasso di crescita risulta inferiore a quelli registrati in precedenza (23% ad Aprile 2011 e 57% nello stesso mese del 2010).

Il trend era in parte atteso. Facebook è già utilizzato da circa il 71% dei utenti internet USA. E il tempo trascorso sulla piattaforma è già considerevole. Per avere un termine di paragone basta considerare che gli statunitensi trascorrono circa 4 ora al mese nei siti Google (tutti compresi, incluso YouTube). La forte diffusione del social network prospettava un declino dei trend di crescita. “Tassi di crescita in declino sono una parte naturale del ciclo di crescita.” Nota infatti Andrew Lipsm, analista comScore.

Nonostante ciò, la notizia di un rallentamento dei trend di crescita rischia di dare un ulteriore scossone alla credibilità di Facebook che si era presentato ai mercati finanziari come una società in forte crescita. Gli investitori si attendevano una crescita a tre cifre o almeno a due, ora si ritrovano con tassi di crescita marginali. Il rallentamento è più preoccupante anche perché proviene dal mercato USA che secondo Debra Aho Williamson, analista eMarketer, rappresenta circa il 51% delle entrate del social network.

I dati comScore non tengono conto, in ogni caso, del crescente utilizzo da mobile device. Utilizzo che, al momento, secondo dichiarazioni della stessa compagnia, genera poche entrate e non è chiaro se tenda a sostituire l’uso da PC in un gioco a somma zero.

Altro fattore da considerare: i dati della ricerca riguardano solo gli USA. Facebook in altri mercati registra tassi di crescita molto maggiori ma l’andamento del mercato Usa potrebbe  suggerire una futura saturazione anche degli altri mercati per il social network.

Facebook deve confrontarsi con tassi di crescita delle altre compagnie tecnologiche, Google in primis, continuamente in crescita. Se la società non riuscirà a mantenere trend positivi, a limite diversificando, si prospetta un futuro ancora “turbolento” nei mercati finanziari.

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