Stadi e #IoE: wifi, app e sensori cambiano il modo di guardare lo sport

Wearable device per il monitoraggio dell’attività sportiva e delle prestazioni degli atleti non sono i soli strumenti con cui l’Internet of Everything sta “svelando” le sue molteplici opportunità nel mondo del fitness e e dello sport. Anche i luoghi dell’attività sportiva, stadi e palazzetti, stanno aprendo le porte non solo all’agonismo ma anche alla rete e alla connettività diffusa.

Quello che sta accadendo è che le tecnologie, entrando nei templi dello sport, stanno cambiando il modo con cui si fa sport, il modo con cui i fan assistono alle competizioni e anche come i club e le associazioni pianificano le loro strategie agonistiche e non. Una grande varietà di applicazioni, ad esempio, già permette agli allenatori di sapere come la squadra si è comportata in campo ma anche quali sono state le prestazioni dei singoli giocatori durante il match o le gare. E anche i fan, purchè connessi a rete wifi, possono con smartphone o tablet essere un pò “allenatori” anche loro.

Molte cose stanno cambiando volto grazie all’installazione di sensoristica e connettività diffusa, vediamo come.

Smart building
Le strutture sportive sono spazi straordinari per offrire servizi e garantire sicurezza grazie all’IoE: allarmi antintrusione, sistemi di videosorveglianza, termostati e contatori intelligenti, display digitali e persino di biglietteria elettronica, sono tutti elementi che possono essere centralizzati e viaggiare su Ip dando alla struttura sportiva tutti quei vantaggi che l’IoE, offre, di fatto, alle case e agli edifici intelligenti: dati e informazioni sui flussi e sulle presenze, strumenti per migliorare l’efficienza energetica, ma anche informazioni utili e concrete con cui, ad esempio, indirizzare gli spettatori verso tornelli e punti di ristoro più veloci a seconda delle code registrate dai sensori.
I parcheggi all’esterno degli stadi, inoltre, potrebbero essere dotati di sistemi di rilevazione del traffico utili a comunicare agli organi preposti a controllo della mobilità, lo stato degli spostamenti attorno agli stadi per prevenire ingorghi o per facilitare il deflusso degli autoveicoli. 

Fan e Advertising

WearablePOC3L’altra grande dimensione dell’IoE applicata agli stadi invece, chiama direttamente in causa gli utenti e il vasto mondo dell’advertising. Lo sa bene Accenture che di recente ha testato allo stadio a Twickenham, durante il Sei Nazioni di Rugby, un sistema di potenziamento e completamento dell’esperienza per lo spettatore basato sull’app ufficiale del Sei Nazioni. Si tratta d un innovativo Proof of Concept (PoC) che condivide contenuti su device indossabili per fornire dati rilevanti sul match in tempo reale, durante il gioco. Il PoC è stato progettato per fornire i fan con una conoscenza più approfondita delle prestazioni dei giocatori, attraverso apposite schede di approfondimento curate da esperti e diffuse tramite device, ricevendo un miglioramento complessivo dell’esperienza.
Per estensione, sostiene Accenture, con la medesima logica si potrà interagire con gli utenti anche per “permettere loro di ordinare bevande che possono essere anche recapitate direttamente al posto occupato sugli spalti senza perdere parti del gioco.” E’ da qui, riferisce, Ben Salama di Accenture Mobility, che le tecnologie dell’IoE potranno esprimere il loro grosso potenziale anche i termini di revenue.

E di rapporto spettatore-sponsor si parla anche nel caso della squadra di rugby dei Denver Broncos che ha implementato nel suo stadio soluzioni specifiche di Cisco, la Connected Sports, per migliorare l’esperienza in campo dei suoi fan e anche quella degli sponsor grazie a schermi per video HD e connettività Wifi. E recentemente l’Internet of Everything è entrato anche in altre due stadi di rilievo, l’Allianz Stadium, impianto sportivo polivalente di Sydney e l’Etihad Stadium a Melbourne, le prime che implementeranno una versione nuova e aggiornata di Cisco StadiumVision 4.0, per una soluzione end-to-end di IPTV in alta definizione. Il sistema consente di veicolare contenuti personalizzati e dinamici attraverso una rete ad hoc. In questo caso l’IoE punta tutto sul potenziamento dell’esperienza visuale sia per esaltare l’esperienza dello spettatore ma anche per veicolare messaggi pubblicitari mirati con contenuti personalizzati: “fare scrolling” e avere informazioni sui punteggi, e dotare tutti gli schermi della location di un livello di background video, testo dinamico, logo rotanti e animati che creano nell’insieme un’esperienza visualmente più immersiva e interattiva.

 

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