Apple: clonazione ed inquinamento per proteggere le identità digitali?

Apple pare abbia sviluppato un’idea molto particolare riguardo la protezione delle identità digitali e il depistaggio degli operatori che tentano di raccogliere informazioni in rete. L’iniziativa è contenuta in una richiesta di un brevetto da poco assegnato alla compagnia, ma in precedenza posseduto da Novell, dalla quale Apple ha acquisito diversi brevetti a Febbraio.

La società scrive, come premessa, nel documento di richiesta: “L’electronic age ha dato origine a migliaia di “Little Brothers,”  che sorvegliano Internet attraverso la raccolta di informazioni per la formazione di profili elettronici sugli utenti, non attraverso gli occhi umani o attraverso la lente di una macchina fotografica, ma attraverso la raccolta di dati. Questa forma di sorveglianza Internet tramite la raccolta di dati viene spesso indicata come “dataveillance.” In un certo senso, migliaia di “Little Brothers” o programmi automatizzati sono in grado di monitorare praticamente ogni azione degli utenti su Internet.”

Per ovviare a questa situazione, Apple pare stia brevettando un sistema dal suggestivo titolo  “Techniques to pollute electronic profiling”. In sostanza la società proporrebbe di clonare il profilo utente, creandone uno parzialmente falso, per poi disseminare attraverso quest’ultimo dei falsi dati. Un vero e proprio “inquinamento informatico”, che sarebbe volto a disorientare tutti coloro che cercano di raccogliere informazioni on-line.

Il sistema dovrebbe funzionare seguendo questo schema: creare una falsa identità dell’utente integrata da alcuni elementi dell’identità reale della persona (come like, browser history, etc) in realtà fasulli. Le false preferenze dell’utente, contribuirebbero a creare un identità ombra credibile, ma non identica.

In pratica si tratterebbe di una tecnica che, attraverso la diffusione di inquinamento digitale, svierebbe i tanti “Little Brothers” rendendo la profilazione degli utenti meno affidabile e di valore.

Apple non ha al momento rilasciato dichiarazioni sull’argomento e non è chiaro se pianifichi o meno l’introduzione di una simile tecnologia a breve.

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