Concorso Open App Lombardia: intervista con l’Assessore Carlo Maccari

Carlo Maccari è Assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia. Rappresenta le Regioni nella Cabina di Regia del Governo Monti

La Regione Lombardia è da anni, come confermano anche i dati ISTAT, al primo posto in Italia per l’innovazione e R&S. E’ stata anche una delle prime Regioni a credere nell’Open Data quale strumento e risorsa per l’innovazione e la crescita, tanto sociale quanto economica. Un tema quello dei dati liberi e della loro implementazione, come strumento per la PA e per i privati cittadini, ripreso anche nel testo dell’Agenda Digitale della regione.

E’ in questo contesto e con questa volontà, che nasce il concorso “OpenApp Lombardia”: un’iniziativa promossa dalla Regione e rivolta a tutti i giovani under35 italiani, con l’obiettivo di stimolare le loro capacità ed inventiva nel creare App per il web o per dispositivi mobili. I partecipanti avranno a disposizione, come fonte di contenuti, tutti i dataset liberati  e messi a disposizione dalle istituzioni pubbliche e private della Regione. I vincitori riceveranno un consistente premio in denaro, oltre a veder realizzata la propria idea ed il proprio progetto.

Ne abbiamo parlato con l’Assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari, che ci ha tenuto a sottolineare lo spirito del progetto Open Data in Lombardia; a cominciare dal suo valore simbolico: «È una risposta all’immagine di un settore pubblico che frena, mette i bastoni tra le ruote, è inefficiente e soprattutto poco trasparente. La missione dell’Open Data è quella di mettere a disposizione di tutti un patrimonio immenso di informazioni. Aprirsi agli Open Data è, in fondo, un grande traguardo di democrazia e un vero e proprio mutamento di mentalità nel modo di fare Pubblica Amministrazione».

Assessore Maccari cosa vuol dire, per una Regione importante come la Lombardia, puntare oggi sull’Open Data?

«Nel mondo questo tipo di strumenti si sta sempre più diffondendo e un numero crescente d’istituzioni decide oggi di dotarsene, ma in Italia simili portali sono ancora pochissimi.  Quelli degli enti pubblici si contano sulle dita di una mano e nella maggior parte dei casi sono ancora immaturi. La Regione Lombardia ha preso a modello le migliori esperienze statunitensi, e questo ci ha consentito di realizzare un Open Data all’avanguardia, ma soprattutto che fosse di facile utilizzo per tutti i possibili utenti. Lo abbiamo pensato soprattutto come un servizio utile ai cittadini e come una grande occasione per le aziende e per gli sviluppatori, i quali – grazie alle informazioni contenute in questo portale – potranno creare applicazioni in grado di semplificarci la vita».

Sviluppo dell’Open Data, Agenda Digitale regionale ed ora il concorso Open App: c’è dunque un nesso tra innovazione nel settore pubblico e crescita economica…

«Il concorso si inserisce tra le iniziative dell’Agenda Digitale Lombarda. Fin dall’inizio di questa Legislatura il programma di governo regionale ha puntato sulla digitalizzazione come pilastro per sostenere crescita e sviluppo e, coerentemente con questo, siamo stati la prima Regione italiana a dotarci di uno strumento come l’Agenda, che oggi sta nascendo a livello nazionale e per la quale sono stato delegato a rappresentare le Regioni nella Cabina di Regia voluta dal governo. I benefici per la collettività e per il sistema economico passano, senza possibilità di smentita, da una concreta attuazione dell’Agenda Digitale. Le azioni messe in campo sono molte e partono dall’enorme investimento pubblico che come Regione stiamo attuando con l’infrastrutturazione mediante Banda Larga e la sperimentazione di servizi a Banda Ultra Larga. Quasi tutti i Paesi d’Europa sono partiti e oggi godono di un largo vantaggio rispetto all’Italia in quello che, va detto chiaramente, è un treno che non ci possiamo permettere di perdere».

E’ per dare spazio a queste progettualità, dunque, che avete dato vita ad un concorso come Open App Lombardia?

«Abbiamo pensato ai giovani sviluppatori, creando un’opportunità per diffondere i dati del nostro portale e soprattutto per valorizzare le idee e la creatività di questi ragazzi. Aggiungiamoci che l’aver messo a disposizione dei premi economici per i primi classificati, di questi tempi, non guasta. L’unico vincolo da regolamento è quello di utilizzare per la realizzazione dell’app almeno uno dei dataset presenti nell’Open Data lombardo. A settembre, si terrà un evento di premiazione con il quale vogliamo coinvolgere anche partner privati e aziende del settore ICT. Il valore aggiunto di Open App Lombardia, infatti, è quello di dare visibilità ai lavori presentati, creando, perché no, anche opportunità professionali per i giovani partecipanti».

Il concorso con 60mila euro complessivi in palio, si auspica dia vita ad un circolo virtuoso nel quale i giovani si vedranno finalmente protagonisti dell’innovazione; e premiati per il proprio talento. La Regione ed il territorio invece, riuscirà ad attrarre un “capitale intellettuale” in grado di fornire nuovi strumenti per i servizi alla comunità. Forse è questo il vero spirito “smart” che ci accompagnerà nello sviluppo dell’Agenda Digitale. 

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