UE: nuova indagine su Microsoft e Internet Explorer

La Commissione Europea ha annunciato di aver aperto una procedura di indagine contro Microsoft. Le autorità intendono verificare se la società abbia adempiuto agli impegni presi nel 2009 in materia di libera scelta del browser di navigazione.

Il gigante del software era stato obbligato a facilitare maggiormente una scelta libera del software di navigazione di rete, dopo essere stato trovato colpevole di abuso di posizione dominante nel settore. In particolare, Microsoft avrebbe dovuto integrare una schermata per consentire e facilitare la scelta del browser. Impegno che, a quanto pare, non avrebbe rispettato fino in fondo.

Microsoft, infatti, si era impegnata a rendere disponibile sino al 2014 uno “schermo di scelta” per gli utenti con cui impostare il web browser di preferenza, che prima era automaticamente impostato su Internet Explorer. Ma successivamente pare che la possibilità di scelta sia scomparsa, a differenza di quanto dichiarato nei rapporti annuali che il gigante informatico era obbligato a presentare a Bruxelles. “Credevo che i rapporti fossero accurati, ma sembra che così non sia, così abbiamo immediatamente agito“, ha sottolineato Joaquin Almunia, commissario antitrust europeo.

Lo stesso Almunia ha commentato l’apertura dell’indagine sottolineando che “è la prima volta che si verifica un procedura antitrust su una mancata esecuzione” degli obblighi presi da una azienda. Il commissario ha assicurato, inoltre, che la procedura sarà il più rapida possibile e preannunciato possibili sanzioni qualora la compagnia si rivelasse colpevole di non avere adempiuto agli impegni. La società era stata già multata in passato per l’ammontare di 1.68 miliardi di euro.

Se le accuse saranno confermate “ci saranno serie conseguenze per Microsoft”, con “sanzioni” che potrebbero arrivare, secondo le prime stime, sino al 10% del suo fatturato annuo (quasi 70 miliardi di dollari nel 2011).

E la replica di Microsoft all’accusa non si è fatta attendere. In una nota diffusa subito dopo l’annuncio della Comunità europea, l’azienda di Redmond ha diramato un comunicato in cui si chiarisce che un “errore tecnico” ha impedito all’azienda di distribuire il suo Windows 7 con la corretta schermata di scelta del browser. L’azienda esprime rammarico e si scusa per l’accduto e sottolinea che “ci siamo mossi il più velocemente possibile per segnalare l’errore e informare la Commissione” . Sempre secondo il comunicato Microsoft avrebbe anche proposto all’Europa di estendere di 15 mesi il periodo stabilito per il mantenimento della schermata di scelta, quale ulteriore prova del riconoscimento della mancanza.

Solo nei prossimi mesi sapremo se la proposta verrà valutata sufficiente o meno dalla Commissione Europea.

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