Foxconn: nuovi guai per l’azienda cinese che produce i device Apple

In Cina migliaia di studenti cinesi sono stati letteralmente costretti a frequentare degli “stage” malpagati presso le fabbriche della Foxconn. La vicenda degli stage forzati è stata rivelata dagli stessi studenti in dichiarazioni riportate oggi dal quotidiano Shanghai Daily.

I ragazzi venivano pagati 243,97 dollari al mese per lavorare sei giorni su sette per dodici ore consecutive al giorno, alla produzione dei device della Foxconn, azienda taiwanese nota per essere la principale produttrice dei device Apple. Non riuscendo a star dietro alla domanda del mercato interno cinese (e forse non solo di quello), l’azienda ha optato per ulteriori giovani risorse, costrette, pare, al rinvio dell’appertura del semestre dalle loro facoltà universitarie.

L’iniziativa sarebbe motivata dalla necessità dell’ impresa di aumentare la produzione del nuovo modello dello smartphone della Apple, l’iPhone5.

Oltre che per la Apple, la Foxconn produce per altri giganti dell’elettronica tra cui la giapponese Sony, ed è tristemente nota per essere stata al centro del dramma dei suicidi che nei mesi scorsi ha attirato l’attenzione mondiale sulla condizione dei suoi lavoratori.

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