IAB Forum: l’advertising online è l’unico a crescere (+12%)

La pubblicità online è l’unica a crescere rispetto al resto dell’ecosistema pubblicitario italiano: l’advertising online ha raggiunto il +12% rispetto all’anno scorso, un leggero rallentamento dunque rispetto al 2011 che le permette di registrare comunque una crescita a due cifre.

I dati sono stati presentati oggi alla decima edizione dello IAB Forum a Milano, che ha anche evidenziato come i dati Nielsen registrino un -8,4% per il resto del comparto pubblicitario italiano. La Presidente di IAB, Simona Zanette, ha anche anticipato le stime di crescita rispetto al livello attuale; ipotizzando circa un più 10% per il prossimi dodici mesi.

«Il confronto fra televisione e Internet – ha spiegato la Zanette – ci mette davanti a una situazione in cui in ogni casa c’è un apparecchio televisivo, mentre a Internet è connesso il 54% della popolazione, 28 milioni di utenti». Un elemento non trascurabile per chi fa pubblicità, è per questo, il varo dell’Agenda digitale italiana. Sul tema delle Smart Communities e dell’Agenda Digitale si sono confrontati stamane in dibattito il Consigliere del Ministro dell’Istruzione Mario Calderini, e il Consigliere del Ministro dello Sviluppo economico Alessandro Fusacchia, discutendo a lungo sugli strumenti messi in campo per la diffusione dell’economia digitale in Italia.

La Presidente di Interactive Advertising Bureau, ha anche sottolineato come la “fruizione in differita di programmi su tablet o smartphone è cresciuta del 750%”. E in Italia, dove vi sono più di 25 milioni di smartphone ci si dovrà aspettare che “il video advertising funga da traino“.

In questo senso, sempre secondo la Presidente di IAB, anche in Italia ci si dovrà aspettare (grazie anche alla diffusione delle “smart Tv”) uno sviluppo di un nuovo target. Anche in Italia potrebbe diffondersi il Real time bidding, (che negli Stati Uniti fa suo il 40% degli investimenti pubblicitari e nel Regno Unito il 30%), che consiste nel permettere ai portali di raccogliere dati con il consenso degli internauti relativamente ai loro interessi; fornendo agli inserzionisti sistemi più mirati e nuove strategie multipiattaforma per l’advertising.

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