Netflix: in USA raggiunti i 25 milioni di abbonati

Netflix raggiunge i 25 milioni di abbonati streaming negli USA nel terzo trimestre, partendo dai 23.9 milioni del precedente (21.5 nel terzo trimestre del 2011). Nonostante ciò la società potrebbe aver sovrastimato la propria capacità di penetrazione nel mercato statunitense.

Netflix intendeva conquistare entro la fine del 2012, 7 nuovi milioni di abbonati. Obiettivo di difficile realizzazione al netto di un’esplosione delle sottoscrizioni negli ultimi tre mesi dell’anno. Questo trimestre l’offerta streaming della compagnia ha attirato più di un milione di nuovi clienti (1.16 milioni), ma il trend positivo porta il totale dei nuovi abbonati di quest’anno a ‘soli’ 3.43 milioni, circa la metà rispetto all’obiettivo fissato.

Reed Hastings, CEO della società, ha riconosciuto il rallentamento della crescita delle sottoscrizioni nel mercato domestico, ma ha sottolineato il crescente contributo delle entrate da streaming negli USA ai risultati complessivi della compagnia e ribadito che il servizio ha le potenzialità per conquistare un numero di abbonati molto superiore (2 o 3 volte) a quelli della popolare pay TV HBO. Inoltre, la crescita degli abbonati ai servizi di streaming più che compensa il declino di quelli per i servizi di noleggio DVD (690mila in meno nel trimestre).

Il trend di crescita degli abbonamenti sembra, in ogni caso, più positivo per quanto riguarda i mercati internazionali. 4.3 milioni di sottoscrizioni sono un risultato che si avvicina alle previsioni più rosee della società (che stimava tra i 3.9 milioni e i 4.4 milioni di abbonati esteri). Rappresentano, inoltre, un incremento di 0.7 milioni di clienti. Solo l’anno scorso (Q3 2011) gli abbonati esteri erano soltanto 1.5 milioni.

Hastings complessivamente ritiene, a fronte di simili risultati, che la strategia adottatala dalla compagnia stia funzionando. I risultati economici sembrano confermarlo. Fatturato in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 905 milioni. Trend maggiormente ambiguo per i profitti pari a 7.7 milioni di dollari, in crescita rispetto al precedente trimestre ($6.1 milioni); ma in forte declino, probabilmente per i forti investimenti soprattutto nell’espansione internazionale, rispetto al terzo trimestre del 2011 ($62 milioni). La compagnia prevede, inoltre,  risultati ancora peggiori per l’ultimo trimestre, ancora una volta a causa dei costi della strategia di espansione. Netflix stima un risultato operativo, per gli ultimi tre mesi del 2012, variabile tra perdite pari a 13 milioni di dollari e profitti per 2 milioni.

Particolarmente positivi, al contrario, i risultati in termini di engagement, il tempo di visione medio per singolo utente è aumentato, infatti, del 30% rispetto all’anno scorso.

Netflix dovrà, come ammesso dalla stessa compagnia, affrontare una crescente concorrenza. Particolarmente nel mercato domestico e da parte di HBO. Il canale via cavo finora si è rifiutato di fornire un servizio di streaming a pagamento per i non abbonati all’offerta via cavo, al fine di non rischiare una riduzione della base clienti per la cable TV. HBO offre, però, un servizio di streaming per i propri clienti e di recente ha annunciato l’intenzione di lanciare un servizio simile per i non abbonati cable nel nord Europa. In questo modo, la società può sperimentare e verificare una simile offerta in un mercato ‘secondario’, senza rischiare troppo. L’iniziativa potrebbe rappresentare, per quanto non esistano indicazioni in tal senso, il preludio alla creazione di un servizio di streaming nel mercato domestico, dove molti utenti della rete l’anno chiesto più volte. Servizio che, qualora sviluppato, potrebbe rappresentare una forte minaccia per Netflix; grazie al valore del brand HBO e al successo dei programmi del network. A fronte di produzioni originali di Netflix non ancora paragonabili all’offerta HBO, né in termini di quantità né di qualità percepita dalle audience.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here