Ministri della cultura scrivono all’UE per difendere online il diritto d’autore

È giunta oggi a tre Commissari Europei: Michel Barniers (mercato interno), Neelie Kroes (agenda digitale), Androulla Vassiliou (cultura), una lettera inviata da dodici Ministri della cultura europei tra i quali i ministri francesi, tedeschi e l’italiano Lorenzo Ornaghi.

Lo scopo è spronare i vertici dell’Unione Europea in merito ad una maggiore tutela del diritto d’autore, messo sempre più in discussione dai “giganti del web”. Secondo i dodici Ministri cofirmatari della lettera, il diritto di proprietà intellettuale deve essere concepito come la garanzia di compensazione per i creatori; ma allo stesso tempo rilevano l’importanza, data la rivoluzione digitale oggi in corso, è necessaria una modernizzazione del diritto vigente.

I Ministri si dicono “molto attivi” sulla proposta di una direttiva per la gestione collettiva delle licenze musicali online, e ritengono anche possibile trovare una soluzione “in linea con un diritto d’autore moderno“; sostenendo la distribuzione delle opere audiovisive e della “copia privata“. Secondo i Ministri, però, l’Unione Europea deve assicurare che la nuova economia culturale digitale “non favorisca sistematicamente gli interessi dei distributori e degli utenti ai danni dei loro creatori“.

La lettera giunge ai Commissari Europei dopo giorni di polemiche, riguardo ai mancati compensi da parte di Google relativi ai diritti d’autore, spettanti ai fornitori di contenuti per il suo servizio News. Mentre due giorni fa, anche gli editori svizzeri e portoghesi, dopo le proteste dei loro colleghi francesi, tedeschi e italiani, hanno deciso far valere i loro diritti contro il motore di ricerca formando un coordinamento europeo.

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