Telecom: cda approva lo spin off della rete

Telecom è pronta alla svolta, la Rete verrà separata e nascerà una nuova società che si potrà aprire a nuovi soci, ovvero a Cassa Depositi e Prestiti con i cui vertici proseguono i contatti. “Abbiamo voluto dare una scossa al sistema di telecomunicazioni italiano” è il primo commento del presidente Franco Bernabé, una “innovazione” con cui dare “tante possibilità al Paese di crescere” aggiunge Bernabé, in un’intervista rilasciata dopo che il Cda Telecom ha dato l’avvallo allo scorporo.

Una decisione difficile non presa all’unanimità. Secondo quanto si apprende Telefonica si è astenuta e Luigi Zingales, consigliere indipendente, ha votato contro. Per gli spagnoli a Roma c’ era solo Julio Linares, assente Cesar Alierta, il presidente di Telefonica. Si sarebbe dunque ammorbidita la posizione del socio industriale di Telecom che non commenta ma, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe stato da sempre contrario alla separazione della Rete temendo che la decisione, senza precedenti almeno in Europa, si ripercuota in casa propria.

Per implementare il progetto servirà tempo, si parla di un anno e mezzo, ma è già stato a grandi linee definito che in Opac, per ora possiamo chiamare così la newco che nascerà, confluiranno la rete di accesso passiva sia in rame che in fibra e quella parte attiva di fibra contenuta nei cabinet e l”optical line termination’, mentre l’Adsl resterà a Telecom. La nuova società venderà l’unbundling e il virtual unbundling local acces per le reti di nuova generazione. Uno dei prossimi step sarà chiedere il parere all’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni a cui spetta la valutazione degli effetti sulla regolamentazione. Intanto si alza la voce dei sindacati che chiedono di chiarire alcuni punti e in particolare le ripercussioni sul fronte lavoro “quanti lavoratori sarebbero coinvolti – chiede la Cgil – quali gli effetti sul perimetro dell’azienda, sui suoi conti e debiti, sugli investimenti e la redditività” sottolineano Cgil e Slc-Cgil in una nota mentre, quasi contemporaneamente parlando alla tv Bernabè rassicura che “l’impatto sull’occupazione sarà positivo”. I sindacati chiedono poi al Governo di chiarire la propria posizione. “Vogliamo vedere bene dentro e faremo tutte le iniziative che servono per garantire l’interesse del Paese” aveva detto in mattinata il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato.

Scritto l’incipit del capitolo sulla nuova Telecom per il ‘fissò resta aperto il dossier ‘mobilè per il quale Bernabè ha cercato nell’ultimo mese di trovare un compromesso, negoziando con Hutchison Whampoa re per avvicinare le rispettive posizioni sui valori delle due società (secondo indiscrezioni si va dai 400 milioni attribuiti da Telecom ai 2 miliardi che H3G assegnerebbe a 3Italia). Il risultato del suo lavoro sarà sul tavolo di un nuovo cda, convocato ad hoc per il 5 giugno.(ANSA).

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