WSD – Mappa

Anassimandro di Mileto, discepolo di Talete, per primo ardì disegnare su una carta la terra abitata: dopo di lui Ecateo di Mileto, viaggiatore instancabile, la perfezionò sì da farne un’opera mirabile. (Eratostene)

Diamo, come al solito, un’occhiata alle definizioni:

mappa s. f. [dal lat. mappa, voce di origine punica]. –
1. In alcuni usi region., tovaglia, tovagliolo.
2. Nell’uso degli antichi agronomi, ogni rappresentazione grafica di una zona di terreno (anticamente spesso eseguita su tela); nell’uso moderno, in topografia, la rappresentazione grafica di una zona di terreno in cui la scala di riduzione è superiore a 1/10.000.
3. estens.
a. In astronomia, m. lunare, la rappresentazione piana della superficie lunare.
b. In biologia: m. genetica, rappresentazione grafica della successione dei geni associati in un particolare cromosoma
4. Parte della chiave (nella sua forma tradizionale), detta anche ingegno:
5. In matematica, nella teoria degli insiemi, sinon. di applicazione, funzione,corrispondenza;
6. In informatica, la lista delle posizioni in memoria (o indirizzi) delle istruzioni o delle variabili di un programma codificato

mappa-romaEh sì, le mappe sono il più grande risultato della Curiosità Umana. E cosa sarebbe l’Innovazione senza il seme della Curiosità? La Mappa è la somma di tutta l’innovazione possibile, se per innovazione si intende la conoscenza aperta e condivisa.

Pensare a una mappa, non è pensare a una generica rappresentazione dello spazio ma quella dettagliatissima di GoogleMaps. Stordisce ancora oggi, la bellezza di GoogleMaps, ed è difficile non ricordare il primo “viaggio” personale in quella che sembrava, allora, la rivoluzione che in effetti era.

La notizia è che non ci eravamo sbagliati. Ma stiamo perdendo l’occasione di trasformare in pedagogia l’innovazione.

Generazioni che potrebbero mappare sul mondo buona parte della formazione ricevuta, potrebbero appassionarsi alla geografia, potrebbero creare libri di testo sotto la guida di un adulto, vengono fermate ai blocchi di partenza.

Inchiodati all’ora di tecnologia -quando la si fa- o a bizzarrie tipo la “sezione tablet” (nota personale: in famiglia stiamo tentando di sfuggire a questa offerta didattica di un ginnasio tra svariate difficoltà), questi figli iperconnessi ricevono dalla scuola un contatto con il Presente attraverso obsolete macchine Windows, che garantiscono un’interazione paragonabile a quella che si potrebbe avere con il ciclostile, e che veicolano il solo messaggio che le vecchie tecnologie sono state nuove, nemmeno troppo tempo fa.

Eppure le mappe sono lì, vecchie quanto basta per abbattere la resistenza verso il nuovo, nuove e in evoluzione quanto serve per fare da ponte con il futuro: e sono gratis, come buona parte della conoscenza oggi disponibile.

Nel frattempo l’ Uomo, che viaggia da sempre per cercare l’Uomo, si sente raccontare l’enorme bugia della mediocrità, che recita “più stai fermo meglio è”.

Di tutte le occasioni perse dalla scuola nell’affannosa ricerca di una pedagogia degna del Presente, quella delle mappe negate è la più grave.
Si cade proprio lì dove l’innovazione è pronta per diventare cultura e impossessarsi degli adulti futuri. Si cade per sottrazione.

Perché sottrarre all’uomo l’esperienza di una mappa è sottrarlo a una fetta di Destino: una volta che si incrocia una mappa, che ci si agisce dentro, la mappa ti ingloba nelle sue informazioni concentriche e nutre la Curiosità, che è nutrimento dell’anima, della conoscenzae del cammino personale.

Non c’è nulla di più innovativo del tornare a fare quello che la nostra specie ha sempre fatto. Ripartiamo da una mappa. Ripartiamo dalla curiosità.

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  1. That does sound like a great week! Love how happy those two girls look together, and it also looks like you had a great time with your si8ert&#s230;makes me miss mine. =)Can’t wait to see what you have in store for V-Day!

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