Machina Research ha presentato la sua classifica dei produttori automobilistici mondiali più orientati a realizzare le “connected car”. La ricerca commissionata da Vodafone e basata sulla combinazione ponderata di una serie di fattori come la disponibilità di servizi a bordo auto e la presenza di un sistema open accessibile da parte degli sviluppatori, pone al top della classifica BMW, con il suo servizio ConnectedDrive, seguita da GM con OnStar, mentre Ford, Audi e Chrysler completano la top 5, mentre nelle prime 10 figurano anche Mercedes, Tesla, Toyota, Vw e Honda. Per quanto riguarda Mercedes e Tesla mancano importanti volumi di vendite per essere al top della classifica ma sono certamente i due costruttori per i quali i servizi di connected car sono più centrali nelle loro strategie globali.
L’automotive è certamente il settore in cui l’idea dei connected device, che richiama da vicino le logiche dell’Internet of Things, trova e troverà ampia applicazione: lo dimostrano le tante partnership che in questi mesi stanno ridisegnando il panorama. Verizon Enterprise e Hyundai Motor America hanno firmato un accordo per la fornitura di una gamma di servizi di connessione, tra cui sicurezza, protezione, diagnostica e infotainment per i veicoli Hyundai mentre Google ha avviato una partnership con diverse case automobilistiche, General Motors, Audi, Honda, Hyundai, e il produttore di chip Nvidia, per portare nel 2014 il sistema operativo Android sui veicoli.
La stessa Vodafone, che ha commissionato lo studio, ha recentemente annunciato un nuovo accordo con Volkswagen e Audi in Europa a fornire la connettività al settore automotive, partendo nel 2015 con i nuovi modelli Audi e un chip SIM integrato sviluppato specificatamente per l’industria automobilistica. Il Direttore del Machine to Machine di Vodafone Erik Brenneis, ha dichiarato: “L’interesse dei consumatori in applicazioni per auto connesse è in crescita ed è destinato a rivoluzionare il modo in cui usiamo le nostre auto – introducendo una serie di nuovi servizi innovativi. Questi spazieranno dal prevedibile, ma comunque significativo, sistema diagnostico che rileva ogni potenziale problema prima che accada – sino ad applicazioni più futuristiche – che consentono a chi guida di controllare lo stato degli elettrodomestici di casa e spegnerli o meno”.
Commentando i risultati , Matt Hatton, direttore di Machina Research, ha dichiarato: “L’emergere delle connected car è uno sviluppo molto importante per entrambe le industrie di telefonia mobile e automotive. Per le società di telefonia mobile è una straordinaria nuova opportunità per legari con un altro dispositivo intelligente. Ai produttori di automobili, invece, fornisce un nuovo elemento di differenziazione, un’opportunità per entrate supplementari e per creare nuovi rapporti con i driver più forti “.
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