Turchia: Twitter ancora bloccato anche dopo sentenza della Corte costituzionale

L’accesso a Twitter è sempre bloccato questa mattina in Turchia, all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale che ha ordinato al governo del premier Recep Tayyip Erdogan di rimuovere il bando. La Consulta ha sancito che il blocco di Twitter, deciso il 20 marzo su direttiva di Erdogan e che ha sollevato indignazione da parte di Europa e America, viola la libertà d’espressione e i diritti individuali garantiti dalla costituzione. La sentenza è stata pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale turca ma il governo fino ad non ha reagito.

Una corte amministrativa di Ankara aveva già ordinato la settimana scorsa la sospensione del blocco di Twitter. Ma la sentenza fino ad oggi non è stata applicata dall’autorità delle telecomunicazioni (Tib), che ha 30 giorni per farlo o presentare ricorso. Dopo questa prima sentenza, il vicepremier Bulent Arinc aveva detto che il governo avrebbe rispettato la decisione dei giudici. Ma una settimana dopo, Twitter è sempre bloccato.

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