Google: viaggio intorno al mondo con il Project loon

Project Loon, il progetto di Google contro il digital divide per fornire la connessione internet nelle aree più remote del mondo attraverso dei palloni aerostatici, è partito nel mese di giugno 2013. Da allora Google pubblica costantemente i dati che arrivano da questo viaggio inaugurale.

project-loonSecondo quanto riporta l’ultimo dei post legato al progetto, nelle ultime settimane il viaggio è stato  molto interessante e pieno di scoperte. Il pallone ha fatto un giro intorno al mondo in 22 giorni, e ha appena percorso 500.000 km, calcolati al momento dell’inizio del suo secondo giro. È passato sopra l’oceano Pacifico prima di dirigersi ad est, trascinato dai venti, verso il Cile e l’Argentina, e poi ha fatto il suo ritorno nei pressi dell’Australia e della Nuova Zelanda.

Lungo la strada, ha “preso un passaggio” sulle Roaring Forties – forti venti da ovest verso est nell’emisfero australe –  che agiscono come un autostrada nel cielo, dove i palloncini possono zoomare rapidamente sopra gli oceani e arrivare dove la gente ha realmente bisogno. Attraversare la stratosfera è particolarmente impegnativo in questo periodo dell’anno perché i venti cambiano direzione così come le temperature dell’emisfero sud si spostano dal caldo a temperature più rigide, con la conseguente presenza di percorsi di vento divergenti che sono difficili da prevedere.

Dal mese di giugno 2013, Google ha utilizzato i dati provenienti dal vento raccolti durante i voli per perfezionare i modelli di previsione ed è ora in grado di prevedere le traiettorie del palloncino con un largo anticipo. Inoltre, la pompa di aria che si muove dentro e fuori del pallone è diventata tre volte più efficiente, il che permette di cambiare altitudini più rapidamente e catturare più rapidamente i venti che vanno in direzioni diverse.

Ci sono stati momenti critici, per esempio, quando il pallone avrebbe potuto essere tirato nel vortice polare ma i miglioramenti raggiunti nei mesi scorsi hanno permesso di manovrare il pallone e di rimanere nella stratosfera. Come afferma Google, è possibile passare molto tempo e creare delle simulazioni al computer, ma nulla insegna più dell’esperienza.

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