Ue lancia Connected communities, finanziamenti e assistenza per la banda larga

La Commissione europea lancia oggi Connected Communities, “un’iniziativa che raggruppa diversi sistemi progettati per fornire a città, piccole e grandi, partenariati locali per la banda larga e operatori consulenza su come accedere ai finanziamenti e sviluppare modelli di business personalizzati per portare la banda larga nelle loro comunità.”

Tutte le parti operanti a livello nazionale, regionale e locale – si legge nella nota ufficiale – possono presentare alla Commissione europea idee e piani per progetti di sviluppo della banda larga. Le domande dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2014 e le migliori riceveranno l’approvazione della Commissione e beneficeranno di un sostegno concreto, ovvero:

  • feedback individuale: valutazione iniziale del piano locale per la banda larga per determinare il tipo di sostegno che è possibile fornire;
  • assistenza tecnica della Banca mondiale: la Banca mondiale collabora con esperti della Commissione europea che forniranno assistenza nello sviluppo dei modelli di business e consigli su come conferire ai progetti la portata necessaria per essere ammessi a ricevere finanziamenti pubblici o privati.
  • Banca europea per gli investimenti: nell’ambito del Connected Europe Facility, la Commissione ha fornito uno stanziamento iniziale per consentire alla BEI, di offrire soluzioni di finanziamento su misura per la realizzazione di progetti relativi alla banda larga;
  • fondi strutturali e di investimento europei: l’UE dispone di una dotazione finanziaria, da qui al 2020, di 453 miliardi di euro per tutte le regioni;
  • aiuto di Stato: la Commissione ha definito regole speciali per gli aiuti di Stato concessi per la banda larga che evitano distorsioni della concorrenza, il che ha comportato un notevole aumento di tali aiuti negli ultimi anni. È ora disponibile un manuale come ausilio per coloro che desiderano richiedere aiuti di Stato (IP/14/535).

Il Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Siamo qui per aiutare le autorità locali, le regioni o chiunque sia attivo nella promozione della banda larga ad accedere all’assistenza e ai mezzi di finanziamento di cui necessitano per trasformare in realtà il progetto che hanno in mente per la loro comunità.” L’obiettivo è quello di supportare gli stati nel raggiungimenti degli obiettivi dell’Agenda digitale, da conseguire entro il 2020: dotare tutte le famiglie europee della banda larga a 30 Mbps e fare in modo che almeno la metà delle famiglie disponga di una connessione a 100 Mbps.

Gli investimenti nelle reti a banda larga sono ancora insufficienti e i dati attuali indicano che la percentuale di famiglie europee che dispongono della banda larga a 30 Mbps è pari al 64%, mentre solo il 3% ha una connessione a 100 Mbps. Lo sviluppo della banda larga ad alta velocità è particolarmente lento nelle zone rurali e semiurbane e nelle aree economicamente svantaggiate. Solo il 18% delle famiglie europee nelle zone rurali ha accesso alla banda larga ad alta velocità.

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