Tecnologie per le smart city: mercato varrà 27,5 miliardi entro il 2023

La rapida urbanizzazione, soprattutto nelle regioni del mondo in via di sviluppo, sta creando crescente domanda di reti intelligenti, sistemi avanzati per il monitoraggio delle acque così come sistemi di gestione dei trasporti e la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica. Sostenute dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), che sono profondamente radicate nel tessuto delle città vecchie e nuove, queste tecnologie hanno il potenziale per cambiare profondamente il modo in cui le città funzionano e come le persone vivono e lavorano in questi ambienti: recenti stime Navigant Research supportano questa visione, prevedendo investimenti globali cumulativi in tecnologie per le smart city in crescita fino a raggiungere un totale di 174,4 miliardi di dollari tra il 2014 e il 2023. E non solo: il mercato globale delle smart city potrebbe valere più di 27,5 miliardi dollari l’anno entro il 2023, rispetto agli 8,8 miliardi di dollari nel 2014. Gran parte di questa crescita dovrebbe avvenire, secondo i ricercatori, nella zona asiatica, che è destinata a diventare il più grande mercato le tecnologie per le smart city entro il 2015 e di crescere fino a raggiungere i 11,3 miliardi dollari l’anno il 2023.

I progetti pilota sulle Smart City in tutto il mondo stanno dimostrando i vantaggi dell’innovazione tecnologica applicata alle città”, ha spiegato Eric Woods, della Navigant Research. “Ora, i leader mondiali devono dimostrare come queste tecnologie possano andare incontro alle preoccupazioni quotidiane dei cittadini, sviluppando di nuove forme di coinvolgimento, utilizzando strumenti di analisi per comprendere meglio le esigenze effettive.”

Ma le nuove esigenze dettate dalle smart cities stanno incoraggiando anche ricerca sulle fonti rinnovabili, dando ampio spazio alla modernizzazione delle infrastrutture. Le città sono tradizionalmente un punto di riferimento per complesse questioni economiche, ambientali, sociali, tecnologiche ma con l’evoluzione della filosofia alla base delle smart cities si registra una crescente, e inevitabile, domanda di risorse energetiche più pulite e più efficienti con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di una popolazione urbana che toccherà i 2,4 miliardi di persone nei prossimi 35 anni.

Sempre secondo Navigant, la diffusione delle tecnologie per le smart cities e le politiche ad esse legate, stanno aiutando a guidare cambiamenti radicali e fondamentali nelle gestione delle risorse energetiche. “Le città di tutto il mondo stanno riconoscendo l’importanza dei cambiamenti nelle infrastrutture energetiche e nei mercati dell’energia“, afferma Eric Woods “Oltre ad essere al centro di numerosi progetti pilota sulla sostenibilità ambientale, le città stanno diventando sempre più proattive sul fronte delle energie rinnovabili e incoraggiano residenti e aziende ad abbracciare questo cambiamento”.

Il supporto alle fonti rinnovabili da parte delle autorità cittadine pubbliche, infatti, è in aumento: il settore pubblico sta lavorando per integrare i propri servizi ad un’infrastruttura facilmente gestibile e sostenibile dal punto di vista ambientale, che in breve tempo dovrebbe portare ad un risparmio delle spese e dei costi di manutenzione.

Dal rapporto emerge così con forza la necessità che le politiche energetiche del futuro debbano lavorare inevitabilmente sul concetto di efficienza energetica a più livelli, da quello nazionale fino ad arrivare alla dimensione locale. Come ad esempio attraverso il costante miglioramento delle infrastrutture nazionali e la promozione in tutte le città di programmi municipali per la produzione di energia locale, meno dispendiosa e con un minore impatto ambientale.

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