Una guida interattiva, Privacy Basics, che risponderà ai dubbi principali degli utenti di Facebook con tutorial per personalizzare maggiormente il proprio profilo, ma anche un aggiornamento delle regole sulla Privacy che includono chiarimenti sulla pubblicità. Sono queste le principali novità che Facebook mette in campo a partire da oggi, aperte al feedback degli utenti, in un post ufficiale con cui annuncia la modifica delle policy.
Privacy Basis permetterà di capire, ad esempio, come togliere tag, come eliminare le amicizie, come bloccare utenti e come scegliere al meglio l’audience dei singoli post. L’ultimo step, spiegano da Facebook per: “aiutare gli utenti ad essere sicuri di aver condiviso aggiornamenti e post con chi essi desiderano” dopo le altre iniziative sul tema come privacy checkup, e gli strumenti già attivi di selezione dei destinatari dei post.
Sul fronte della pubblicità Facebook rassicura gli utenti che spesso, dopo aver bloccato la visualizzazione di determinate pubblicità al pc, le trovano ugualmente su Fb via mobile o tablet: “Sappiamo che può essere difficile controllare i tipi di annunci visualizzati se si utilizzano più dispositivi e browser. In passato, se si era scelto di non vedere certi tipi di pubblicità su pc portatile, tale scelta può non essere stata applicata anagli annunci su cellulare. Ecco perché Facebook rispetta le scelte che si fanno sugli annunci che vedete, attraverso ogni dispositivo.” D’ora in poi la scelta delle visualizzazione della pubblicità si applicherà automaticamente a tutti i dispositivi utilizzati.
Per la Privacy Policy, gli utenti avranno sette giorni di tempo per commentare. Poi il documento aggiornato sarà visibile sulla mail di ciascun iscritto o in forma di notifica sul Diario. “L’aggiornamento si è reso necessario perché stiamo lavorando su nuovi prodotti come il Buy Button per ora attivo solo negli Stati Uniti”, spiega alla stampa Richard Allan, Vice Presidente per l’Europa della Policy di Facebook. “Vogliamo che le nostre norme siano più trasparenti e semplici da consultare e ci sia un maggiore controllo da parte degli utenti”, aggiunge Allan.
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