Accordo Luxottica e Intel per occhiali intelligenti: e i Google Glass?

Dopo l’accordo con Google, siglato dall’ex top manager Andrea Guerra con la società di Mountain View per lavorare sullo sviluppo dei Google Glass, la società italiana Luxottica stringe una partnership con il colosso dei chip Intel. L’accordo pluriennale tocca i settori della ricerca e dello sviluppo e si pone l’obiettivo, come riporta il comunicato, di «coniugare la cosiddetta tecnologia intelligente con prodotti quali occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi».

Ancora non sono stati comunicati dettagli sulle tipologie di prodotto che nasceranno dalla collaborazione ma entrambe puntano a «prodotti di tendenza, smart e al tempo stesso funzionali e appetibili per i consumatori» da lanciare nel corso del 2015. Insomma, non c’è un prodotto preciso all’orizzonte e potrebbe volerci tempo per sviluppare un campione della cosiddetta wearable technology, la tecnologia che si indossa, firmato anche Made in Italy.

Ma le premesse ci sono tutte, soprattutto sul fronte dell’estetica e dell’indossabilità, due punti sui quali i nuovi device lasciano a desiderare: il prototipo dei Google Glass, ad esempio, non è sostenibile per una giornata tipo fuori di casa o dall’ufficio tanto che molte applicazioni sperimentali puntano a un loro utilizzo «tecnico» come negli ospedali. Sulla questione il nuovo chief executive officer di Luxottica, Massimo Vian, sembra avere le idee molto chiare: «guideremo questo nuovo segmento con lo sviluppo di montature intelligenti e funzionali, oltre che belle. Prodotti che i consumatori ameranno indossare».

Ora però c’è da capire come inciderà la firma tra le due aziende avvenuta al New York Times International Luxury Summit di Miami sul progetto con Google. L’azienda di Agordo spiega che il progetto prosegue: i Google Glass sono un prodotto già presente sul mercato e Luxottica interverrà sulla componente di design, con il primo risultato tangibile sul mercato già nel 2015. Nel caso di Intel, invece, si tratterà di una nuova generazione di occhiali ancora da realizzare a marchio Luxottica con componenti Intel.

Per Intel si tratta di un ulteriore passo verso un ampliamento della strategia wearable, che ha a capo Mike Bell, ex vicepresidente della Apple. La strategia è allenarsi con aziende leader nel fashion e lifestyle usando tecnologie Intel: nello specifico si tratta della piattaforma Intel Edison con processore Quark. L’azienda californiana ha già siglato accordi con Open Cerimony per la realizzazione di un braccialetto da 450 dollari in vendita solo negli Stati Uniti: ha un display e consente di leggere e mandare messaggi, usare dati di posizione e le notifiche dei social network. Un altro accordo, molto simile a quello fatto con Luxottica, riguarda anche la Fossil, per la realizzazione di smart watch.

«Lo sviluppo delle tecnologie indossabili sta catalizzando l’interesse di chi investe in innovazione – dice nel comunicato stampa Brian Krzanich, CEO di Intel. – “La collaborazione con Luxottica Group unirà i nostri ecosistemi, combinando le tecnologie all’avanguardia, hardware e software di Intel, con il design innovativo e la conoscenza del consumatore propri di Luxottica. Questo connubio di competenze guiderà un’innovazione ancora più rapida, andando oltre il limite del possibile».

Dal lato Luxottica, invece, l’apertura internazionale e la convivenza con due colossi tech non solo potrebbe cambiare il volto del made in Italy ma, sul versante del prodotto, costituisce un passo importante nella progettazione di nuovi device appetibili per il grande pubblico, cosa che al momento non si è verificata. “Questo accordo rappresenta un’incredibile opportunità per continuare a innovare e definire ulteriormente il futuro dell’eyewear” conferma Vian, di Luxottica. “Insieme a Intel esploreremo le potenzialità delle tecnologie indossabili, spingendoci oltre a quelli che a oggi sono i confini tradizionali dell’occhiale. Guideremo questo nuovo segmento con lo sviluppo di montature intelligenti e funzionali, oltre che belle. Prodotti che i consumatori ameranno indossare».

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