Un recente studio di Internet.org, il progetto di Facebook per portare Internet e la connettività anche nelle zone del mondo più disagiate, afferma che nei primi tre mesi del 2015 saranno online tre miliardi di persone. Il dato in realtà non è così positivo come sembra: lo studio sottolinea infatti che il restante 60% della popolazione mondiale non è mai stato connesso ad internet, rimanendo sostanzialmente isolato.
Meno della metà della popolazione mondiale è quindi connessa alla rete, senza contare che l’adozione di internet sta rallentando. In dettaglio il report sottolinea come il divario tra le persone che usufruiscono di una connessione ad Internet e le persone che non possono usufruirne, sia collegato all’andamento economico dei paesi in cui si trovano:
- la connettività infatti è concentrata nei paesi sviluppati (78% della popolazione connessa alla rete) e a macchie di leopardo nei paesi in via di sviluppo (dove la popolazione connessa si attesta al 32%);
- nei paesi in via di sviluppo è presente il 94% popolazione che non è connesso alla rete;
- gli Stati Uniti e la Germania, ah esempio, hanno un tasso di connettività molto alto, circa l’84%, mentre l’Etiopia e il Myanmar hanno un tasso nettamente inferiore, vicino al 2%;
Per quanto concerne il tasso di adozione, nel 2014 Internet è arrivato a crescere del 6,6%, mentre nel 2010 la crescita è stata di ben 14,7%: come si vede il rallentamento del tasso di adozione è forte e preoccupante e di questo passo internet non raggiungerà il prossimo miliardo di persone prima del 2019. Oltre il 90% del globo però è raggiunto da segnali mobili, ma solo la metà della popolazione può permettersi un abbonamento mensile a pacchetti dati di 250MB. In zone come l’Africa sub-sahariana solo il 53% può permettersi un abbonamento a un pacchetto di non più di 20MB mensili che consente di navigare online una o due ore al mese.
Lo studio evidenzia tre barriere principali all’accesso: infrastrutture, accessibilità economica e pertinenza:
- Infrastrutture. La popolazione non può accedere ad Internet perché non vivono nel raggio di un’infrastruttura fisica sufficiente che le consentirebbe di avere connessione.
- Accessibilità. La popolazione non può permettersi i costi d’accesso.
- Rilevanza. Le persone non usano Internet perché non hanno le giuste competenze o conoscenze, non vi è un contenuto sufficiente disponibile nella loro lingua primaria.
Internet.org è uno dei progetti che Facebook porta avanti con maggiore ambizione, tanto che sarà l’argomento principe che Mark Zuckerberg affronterà lunedì sul palco del Mobile World Congress a Barcellona.
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