#SBF15: le sfide e le opportunità del social business nelle imprese, di cosa parliamo?

Sica
Rosario Sica è Presidente di OpenKnowledge e Chairman del Social Business Forum.

Collaboration, storytelling e analytics: sono questi i principali trend della social business transformation con cui aziende e organizzazioni dovranno fare i conti in futuro. E per quelli che non sapranno cogliere la necessità di adottare e offrire modelli di lavoro collaborativo, che non punteranno sul racconto della propria identità in rete nè considereranno l’importanza crescente degli analytics per orientarsi nel mare vastissimo dei dati in arrivo dalla rete, sono destinate a perdere l’occasione di un serio vantaggio competitivo che si applica prima di tutto alle organizzazioni stesse.

Ne abbiamo parlato con Rosario Sica, Presidente di OpenKnowledge e Chairman del Social Business Forum in occasione dell’ottava edizione del Social Business Forum, l’appuntamento annuale con la social innovation, che si terrà il 7 e l’8 luglio a Milano. 

Social business transformation: cosa sta accadendo alle imprese? Come le nuove logiche ridefiniscono le aziende e i loro modelli di lavoro?

Per rispondere adeguatamente a questa domanda, credo sia importante approcciare il fenomeno da una duplice prospettiva.

Da un lato osserviamo infatti la grande quantità di modelli, relazioni e processi che stanno cambiando all’interno delle organizzazioni e nei rapporti di queste con i propri stakeholder. Il paradigma social e la spinta propulsiva della leva digitale e collaborativa forzano a ripensare all’ecosistema organizzativo tradizionale, di fatto abbattendo i silos tra le business unit, cercando nuove sinergie tra i diversi portatori di interessi e facendo diventare le aziende vere e proprie media company. Non a caso si parla sempre più di social employees, engaged CEOs, connected customers. Dalla sharing economy all’internet delle cose, dalle organizzazioni esponenziali all’uso dei social (big) data. Una “collaborative disruption” (tra persone e persone, tra persone e cose, tra cose e cose) che sta ridisegnando in profondità le modalità di co-creare valore, di costruire organizzazioni e relazioni e, quindi, di fare business nel XXI secolo.

D’altra parte, non sempre le stesse aziende sono pronte ad affrontare questi enormi cambiamenti. E ciò costituisce un enorme vantaggio competitivo per gli “early adopters”, realtà capaci di comprendere la criticità del contesto e diventare social business. È venuta l’ora di portare a maturazione questo lungo percorso che ha saputo guidare e continuerà a sostenere la business community nelle sue dinamiche di change management tanto di natura tecnologica quanto strategica, organizzativa e di value redesign sia interno alle organizzazioni che esterno, verso i mercati.

In quali settori/ambiti il social business promette di avere i maggiori impatti? Quali i tre principali trend per il futuro?

Come anticipavo prima, la conoscenza profonda e la capacità di gestire in modo efficace analitiche 3.0, social e big data diventeranno componenti sempre più essenziali e cruciali nei processi aziendali di value redesign. La rete e le dinamiche sociali generano una mole di dati impressionante, che per questa ragione vanno analizzati con le giuste metodologie e interpretati da un contributo umano professionale e sensibile. Altrimenti, il rischio è quello di fare grandi sforzi ottenendo risultati insufficienti; oppure – peggio ancora – di focalizzare l’attenzione dei decision maker su dati inadatti, incompleti, insufficienti.

Secondariamente, le aziende devono diventare sempre più narrative e capaci di “mettersi in gioco”. Non si tratta di una moda passeggera, ma di una richiesta delle persone. Che l’individuo sia in primis animale narrativo e homo ludens è un fatto ormai noto, da tempo: comunichiamo e interagiamo attraverso storie, immagini, narrazioni, role playing. Ma mai come ora lo storytelling è diventata una metodologia strategica per il business e la comunicazione efficace di aziende e organizzazioni, e la Gamification un’importante leva di engagement di clienti, dipendenti e partner.

Un terzo trend, in realtà trasversale ai primi due e a tante altre tematiche che arricchiscono il paradigma della Social Business Transformation, è legato alla collaboration. A clienti e collaboratori parlo spesso della già citata “collaborative disruption”, una keyword che a prima vista pare un ossimoro. In realtà, le logiche collaborative e le tecnologie abilitanti – pensiamo a Yammer, Jive, IdeaScale e alla miriade di altre soluzioni sul mercato – stanno davvero rivoluzionando il tradizionale modo di fare business, ma anche solo di vivere il lavoro quotidiano. Basti pensare all’efficientamento generato dalla (più semplice) ricerca di un documento sulla intranet aziendale 2.0, rispetto alla sua ricerca attraverso il motore della inbox. Oppure all’incremento di efficacia dovuto all’apertura e alla gestione di community di innovazione, dove dipendenti e persone tradizionalmente esterne ai confini organizzativi collaborano per co-creare nuove idee e suggestioni di rottura, in ottica open e win-win.

Social Business Forum 2015: quali i temi caldi di questa edizione e perchè partecipare?

Giunto ormai all’ottava edizione, il Social Business Forum quest’anno rinnova nella forma e nella sostanza. Cambia infatti il format: quest’anno le due giornate dedicate saranno divise in due momenti – al mattino le conferenze gratuite e dall’ora di pranzo gli interventi con accesso premium. Nello specifico, durante entrambe le mattinate tutti i partecipanti iscritti gratuitamente potranno ascoltare i keynote speech dedicati a visioni e strategie legate alla social e digital disruption. Dalla pausa pranzo partirà poi la sessione Premium con i Business Networking Lunch: i partecipanti potranno confrontarsi direttamente con keynote speaker, business leader, professionisti e manager provenienti da tutto il mondo. Avranno l’occasione di dialogare e discutere con ospiti internazionali, creando nuove relazioni e potenziando il proprio networking attraverso incontri face-to-face. Seguiranno le afternoon session: speech pomeridiani che daranno la possibilità di ascoltare diverse business case di successo sui principali topic del Social Business Forum 2015.

Ma innovano anche gli argomenti: “Embrace Digital Disruption” è il claim scelto quest’anno, a sottolineare l’importanza di abbracciare e anticipare questa “collaborative disruption” che sta rivoluzionando tutto, invece che subirla passivamente e con affanno. Gli speaker che si alterneranno sul palco tratteranno principalmente dei 10 argomenti scelti da un comitato scientifico internazionale: Openness In Leadership, Ubiquitous Marketing, Reinventing Organizations, Reality Data Mining, Next-Gen Workplaces, Augmented Storytelling, Collaborative Economies, Business Value Redesign, Social Cloud Computing, New Retailing Frontiers.

Ma non voglio svelare tutto:tutti gli aggiornamenti sono sul sito web ufficiale dell’iniziativa, o sui canali social dedicati al Social Business Forum – in particolare il gruppo LinkedIn inaugurato quest’anno.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here