Ambiente, cittadini e il ruolo della PA: ecco Santander, città smart che guarda all’#IoE

Attore pubblico forte, Internet of Things e cittadini: sono questi gli ingredienti che hanno fatto della città di Santander in Spagna un esempio virtuoso di smart city che guarda con lungimiranza all’IoE. Il caso Santander, con il progetto SmartSantander, inizia nel 2010 quando l’amministrazione, che si poneva l’obiettivo di migliorare i servizi per i cittadini nell’ottica del contenimento dei costi, ha riconosciuto alle tecnologie dell’ICT lo strumento con cui raggiungere i due obiettivi principali: migliorare la qualità della vita degli abitanti aumentando la loro percezione su gestione e governo della città “ma anche dotare la città con strumenti tecnologici con cui riorganizzarne la gestione complessiva” spiega José Antonio Teixeira Vitienes attualmente direttore generale per l’innovazione del comune di Santander che ha seguito il progetto della città smart sin dall’inizio, promuovendo la modernizzazione dell’infrastruttura tecnologica della città.

La soluzione
Dal punto di vista tecnologico la città ha visto la progressiva installazione di circa 25.000 mila sensori che monitorano i livelli di traffico, i trasporti pubblici, i livelli di rumore, i livelli di illuminazione, la qualità dell’acqua e la disponibilità dei parcheggi. Il sistema include l’accesso aperto ai dati e permette ai residenti di interagire a distanza con i servizi della città. Non manca anche l’integrazione con funzionalità smart e mobile, ovvero app che aiutano nella fase di condivisione e reportistica dei dati.
Ogni sensore comunica con un gateway via wifi o NFC: tali gateway, 15 in totale,  sono connessi via fibra ottica ai server centrali che risiedono in città il che ha permesso di stabilire una piattaforma di analisi dei dati che, secondo Teixeira, permette ai dati di essere “linkati insieme in un modo più trasversale e quindi unico”. Teixeira spiega che l’infrastruttura e i suoi miglioramenti successivi hanno coinvolto aziende private che hanno realizzato l’innovazione della città sotto la guida del comparto pubblico.

Il ruolo dell’amministrazione

Santander
Fonte: Source: Cisco Consulting Services, 2014

Il ruolo del pubblico, nello specifico di una amministrazione e di un Sindaco che si pone come capofila del progetto, è uno dei punti di forza del modello SmartSantander: “un progetto che non ha la leadership del sindaco è un progetto morto,” spiega, ma anche un altro fattore ha contribuito al successo della sperimentazione: il coinvolgimento degli attori privati e delle università “Noi abbiamo puntato su un asset che è presente in molte città ma che non tutte valorizzano, le Università appunto che hanno dipartimenti altamente qualificati che, se ben usati, con un buon modello di gestione e un modello di lavoro bene impostato, portano vantaggi a tutta la comunità.” 

Non solo: la forte componente tecnologica, unita a un chiaro design di sistema sin dall’inizio, ha permesso alla città di ottenere risultai significativi. Il signor Teixeira ha dichiarato che, a causa del minor tempo speso dai guidatori in cerca di parcheggio negli spazi del centro, la congestione del traffico è stata ridotta dell’80% il che non solo ha portato indubbi vantaggi di viabilità ma ha anche contribuito alla riduzione delle emissioni dei veicoli e ridotto il consumi dei carburanti. E poi l’immagine della città: con la tecnologia supportata da una strategia integrata di questo tipo, è arrivato anche il coinvolgimento dei cittadini: “residenti e turisti sono i maggiori utenti di SmartSantander” spiega “stiamo cercando di coinvolgerli in tutto ed è un aspetto molto importante per il successo dell’iniziativa.”

Il processo di innovazione però non può, a dispetto dei successi, considerarsi concluso. Santander sta già pianificando di implementare servizi aggiuntivi e sviluppare migliori strumenti per la misurazione dei benefici reali portati dal modello. Anche on l’aiuto della UE, la città mira a portare sistemi di miglioramento energetico anche negli edifici pubblici: “Creeremo un energy master plan che riporterà puntualmente tutte le cose che andranno fatte sul tema energia da qui al 2020. E, ancora, stabiliremo un piano per organizzare il mantenimento di quanto già c’è e uno per gli investimenti che ci serviranno per migliorare l’infrastruttura energetica della città.” 

L’esempio di Santander rappresenta un buon caso di come l’Internet of Everything, che prevede la connessione virtuosa tra device, processi, cose e persone, non solo trovi nelle città l’esempio più chiaro delle sue potenzialità. Lo abbiamo visto anche in altri casi, in Austria e Amburgo, ad esempio, ma sopratutto come la logica integrata di attori pubblici e privati che lavorano insieme con l’obiettivo della collettività, sia l’unico approccio realmente utile per avere risultati smart tangibili e utili. Un modello di collaborazione a più livelli che è alla base dell’IoE.

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