#ConnectedCar e le funzionalità che rendono di più: sicurezza al centro

Le connected car sono, come abbiamo avuto modo di analizzare in diverse occasioni, al centro dell’interesse di tutti. Delle case automobilistiche, delle OTT e, ovviamente, degli utenti che si dichiarano sempre più incuriositi e pronti a usate una macchina intelligente e interconnessa.
Ma la sicurezza è il nodo centrale su cui ruotano i dubbi di molti osservatori: se non bastano gli “incidenti” della Google car in America, di certo la macchina connessa per eccellenza poichè senza conducente, sono i recenti casi di hacking di cui sono state vittima Fiat Chrysler e Tesla Motors, a far tremare il promettente mercato.

Proprio per analizzare i principali trend, Business Insider ha realizzato un’analisi di contesto focalizzata sul mercato delle connected car e anche sulle revenue dei principali servizi delle macchine connesse. Ecco le principali evidenze.

  • In primo luogo, proprio per i timori legati alla sicurezza, è evidente che oggi le maggiori entrate tra tutti i servizi su tali vetture arrivino da feature legate, appunto, alla security: 13 miliardi di dollari, con una previsione di 44 miliardi entro il 2020. In questo caso parliamo di funzioni quali sistemi di alert a segnalazione delle condizioni del fondo stradale e anche sistemi per evitare incidenti. Ma, prevede BI, già nel 2017  le funzioni legate alla guida assistita potrebbero diventare le più gettonate già dal 2017.
  • Il divertimento, con app come Pandora, Yelp o Facebook, è uno dei fattori più popolari disponibili sulle conncted car ma non è tra i maggiori driver di entrate: porterà, come categoria, solo 13 miliardi di revenue nel 2020.
  • Molta strada c’è da fare quanto a diffusione sull’utenza potenziale dell’utilità e dell’uso delle connected car. Secondo BI circa l’80% dei consumatori hanno sentito solo parlare di connected car e/o non sono così sicuri di cosa esso voglia dire.
  • Eppure, chi usa le funzionalità di connettività di tali veicoli, si dice soddisfatto: la metà degli utenti che ha macchine connesse ne usa le particolari feature e tra questi forti utilizzatori, moltissimi mostrano un alto livello di soddisfazione.
  • I consumatori sono piuttosto divisi su come, però, sono disposti a pagare per questi servizi. Il 25% dei consumatori globali sarebbe disposto a ricevere pubblicità in-car se questo significasse ottenere in cambio servizi di base gratuiti. Ed è su questo fronte che, per i i marketers, si aprono ampissimi margini di manovra, conclude BI.

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