Migrare è…

… fare squadra per affrontare il cambiamento

… liberarsi da vincoli imposti dai fornitori, annullare il lock in che non consente innovazione e miglioramento

… mettere al centro le persone e non gli strumenti, dare importanza alle competenze reinvestendo parte di quanto risparmiato in licenze in formazione

… ridurre il numero di chiamate per assistenza attraverso una adeguata formazione sugli strumenti usati

… far riscoprire la responsabilità individuale delle persone, che imparano a fare comunità

… ritrovare il gusto di cercare una soluzione piuttosto che pretenderla da altri

… innovare la gestione dei processi, rimettere in discussione le pratiche seguite solo per abitudine da anni

… rinnovarsi, rimettersi in discussione non per imparare la gestione di nuovi pulsanti ma per scoprire e avere consapevolezza di nuovi modi di usare uno strumento

… collaborare con i colleghi e con la comunità al fine di individuare nuove soluzioni e condividerle con altri

… porsi in modo aperto rispetto a nuove soluzioni e strumenti, riscoprire il gusto di partecipare alle attività delle community con senso critico e spirito collaborativo

… riscoprire l’entusiasmo di un progetto dove le persone sono protagoniste e le loro necessità sono al centro del progetto

… ridare valore alla legalità, all’importanza di rispettare il diritto d’autore evitando di usare software pirata

… scegliere soluzioni sicure, meno attaccabili, che garantiscono l’integrità delle proprie informazioni

… risparmiare in licenze per reinvestire sulle persone e sui territori attraverso formazione e personalizzazioni che possono far lavorare aziende locali

… conoscere come nasce e si sviluppa un progetto importante (e non solo la funzione di quattro pulsanti e due menù)

… scegliere una strada diversa, non certo secondaria, intraprendendo un viaggio verso la libertà digitale

Migrare è…non dover mai dire “abbiamo sbagliato, ricompriamo le licenze”. Magari solo perché non si è stati capaci di gestire un progetto (qualunque progetto probabilmente, non solo quello di migrazione)

Migrare è…coraggio. Perché in questo Paese (o meglio paese) ci si è così abituati ad essere schiavi di qualcuno che provare a svincolarsi ed esigere il diritto di essere liberi di scegliere è ritenuto un atto di grande coraggio. E su questo sì ci sarebbe molto da riflettere.

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