Quando parliamo di open source e di software libero spesso mettiamo in secondo piano alcune tipologie di software di produttività che invece per le aziende italiane sono strumenti di uso quotidiano. I gestionali rientrano tra quei software che rappresentano per le imprese una killer application, in quanto su di essi può girare tutta l’organizzazione aziendale.
Nel mondo open source esistono già da alcuni anni software di tipo gestionale che non hanno nulla da invidiare ai più blasonati software ERP proprietari. Gli ERP, acronimo di Enterprise resource planning, sono dei sistemi informativi informatici destinati al mondo aziendale perché integrano e collegano tra loro tutti i processi di business di un’impresa.
Tra i software open possiamo trovare Odoo (ex OpenERP) o Adempiere, gestionali ERP che integrano tutti quei strumenti utili ad un’azienda per tenere sotto controllo ad esempio il proprio budget, i costi o redigere il bilancio. Questi progetti, anche se esistono community italiane che provvedono a tradurli e ad integrarli con il nostro sistema fiscale, sono comunque prodotti nati all’estero e spesso i commercialisti ne sconsigliano l’utilizzo.
Tuttavia esistono anche gestionali open source made in Italy, sviluppati da software house italiane e quindi con tutte le caratteristiche necessarie al sistema fiscale italiano.
L’idea
Il progetto Phasis, gestionale open source, nasce nel 2001 per volontà di Massimo Gerardi, un convinto sostenitore del modello open source e del software libero, nonché programmatore in diversi linguaggi e analista di software gestionale dal 1980.
Phasis adotta una tradizionale interfaccia grafica desktop ed è multipiattaforma, essendo disponibile per Linux, MacOSX e Windows. Tra le sue funzionalità troviamo la gestione magazzino e ordini, contabilità base, acquisti e vendite. L’installazione è particolarmente semplice: un solo file di installazione che comprende tutto il necessario per l’esecuzione del programma.
L’applicativo è sviluppato con soli componenti open source. Infatti il linguaggio di programmazione è Python, l’interfaccia grafica è realizzata con wxPython e il database predefinito è SQLite, anche se Phasis è compatibile con i più conosciuti database server MySQL e PostgreSQL. “L’utilizzo di software open source – ci spiega Massimo Gerardi – riduce a zero il costo relativo all’acquisto delle licenze, permettendo di investire in formazione e personalizzazioni oltre ad essere un sinonimo di garanzia per tutte le aziende, grazie alla condivisione di informazioni degli utilizzatori in rete.”
I risultati
Il software è scaricabile gratuitamente da www.phasis.it, sito web di riferimento per la community che ruota attorno a questo software gestionale. Il progetto è supportato da Qsistemi, azienda nata nel 2005 e che attualmente è composta da un team di circa 30 unità, con un età media di 30 anni.
Qsistemi oltre a supportare lo sviluppo di Phasis, offre servizi aggiuntivi a tutte quelle aziende che hanno deciso di utilizzare questo gestionale, come ci spiega lo stesso ideatore: “La situazione che viviamo, attualmente, nel nostro paese colpisce la gran parte delle PMI Italiane che si vedono costrette a migrare a soluzioni più economiche, ma allo stesso tempo flessibili e facili da usare. Tutte queste imprese trovano una risposta in Phasis, che permette loro di migrare tutti gli archivi del precedente applicativo nel nostro e di essere seguiti in modo particolare durante tutti i processi.”
Il modello di business open source quindi può essere una soluzione ai momenti di crisi economica, senza però rinunciare alla qualità del software e dei servizi.
Il modello di business
Qsistemi ha costruito il proprio modello di business utilizzando solo prodotti open source. “Abbiamo cercato di soddisfare i fabbisogni del cliente – ci spiega ancora Massimo – fornendo servizi a prezzi competitivi, garantendo tecnologia, affidabilità e sicurezza al fine di instaurare relazioni commerciali stabili, improntate sulla serietà e trasparenza.”
Il progetto Phasis è nato sia per la passione del suo fondatore sia per creare un qualcosa che le imprese italiane potessero apprezzare in termini di semplicità nell’utilizzo e di velocità oltre a snellire i processi, rispetto agli applicativi presenti sul mercato, sviluppati da altre imprese del nostro stesso settore. “Grazie a tutti gli utilizzatori e allo sforzo del nostro team – prosegue Massimo – abbiamo ampliato la nostra infrastruttura contando ogni anno centinaia di nuovi clienti. Come tutte le imprese, abbiamo portato avanti il progetto open source e allo stesso tempo abbiamo realizzato, sulla base di Phasis e con i nostri sforzi, applicativi nel campo assicurativo, medico e finanziario, permettendoci di rientrate dell’investimento.”
I prossimi passi
Phasis nei primi mesi del 2016 arriverà, secondo i piani di sviluppo, alla versione 2.0 con l’aggiunta di una interfaccia web.
“Vogliamo sottolineare – ci tiene a concludere Massimo – che crediamo nelle persone e quindi nei nostri clienti, investiamo continuamente nella competenza e nella crescita dei nostri collaboratori oltre allo sviluppo delle nuove tecnologie per offrire ogni giorno il miglior servizio possibile!”
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