L’Islanda è, secondo la recente analisi condotta da WeAreSocial, il paese europeo con il maggior tasso di penetrazione di Internet: lo Stato, infatti, ha 324.518 utenti web attivi pari al 98% della popolazione: di fatto praticamente tutti, in Islanda, sono online. Percentuale significativamente alta se paragonata agli altri Stati dell’Europa occidentale ma nel complesso in linea con i valori raggiunti dagli altri paesi del nord Europa: il 96% dei norvegesi e dei danesi sono online, e il 94% degli svedesi.
Sta di fatto che tali numeri rendono l’Islanda uno degli Stati che possono sperimentare soluzioni e progetti all’avanguardia collegati alla connettività diffusa: in quest’ottica è stato siglato un accordo tra Cisco e la Reykjavík Fibre Network, la principale azienda di connettività in fibra del Paese, per fornire alle case islandesi una velocità di rete pari a 1.000 megabit al secondo nel 2016. Questo in chiara ottica IoE e quindi di smart home e smart community. La due aziende, infatti, sperano di promuovere tecnologie all’avanguardia di terza parti: “aziende di terze parti con soluzioni collegate all’IoE sono invitate a testarle su questa piattaforma, creare casi di studio, e impianti di riferimento in Islanda”.
La scelta dell’Islanda e di Reykjavik Fibre Network, spiega Cisco in un comunicato, si basa sul fatto che l’azienda “costruisce e eroga una delle più avanzate reti Open Access in fibra“. L’azienda al momento eroga connettività al 100% fibra alla totalità delle case connesse di Reykjavik, la Capitale, e mira a espandere ulteriormente la sua rete. Senza contare che la città gira al 100% a energia verde, basata su energia geotermica e idrica “il che rende marginale l’impatto ambientale delle attività legate a dati e comunicazioni”.
Per questo motivo: “la Reykjavík Fibre Network, basata su tecnologie Cisco, sarà una location perfetta per tutti i pionieri e innovatori degli oggetti smart” ha commentato Peter Karlströmer, Senior Vice President per il Nord Europa di Cisco.
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