Una recente indagine condotta da Movincom fa luce sul modo in cui gli italiani utilizzano i servizi di Mobile Payment. I dati sono stati ottenuti interpellando gli utenti di Bemoov, circuito di Mobile Payment realizzato da Movincom nel 2010 e che oggi conta oltre 100.000 iscritti e più di 1.200 servizi attivi in tutta Italia.
Dal report emerge che i servizi legati alla mobilità rappresentano la chiave per portare il settore del Mobile Payment ad una penetrazione capillare nel nostro Paese. È emersa, infatti, una chiara preferenza per i servizi legati alla mobilità non solo da chi utilizza il pagamento via smartphone, ma anche dagli stessi esercenti. Nel 2015, ad esempio, sono stati pagati – attraverso le varie App cittadine nelle quali è integrata la piattaforma Bemoov – oltre 106.000 ore di sosta sulle strisce blu o nei parcheggi in struttura.
Un dato che risulta ancora più interessante se incrociato con un’altra preferenza che si rileva dall’indagine: l’84,8% degli utenti, rispondendo alla domanda “Quale aspetto del servizio consideri prioritario?” ha collocato il fattore comodità al primo posto rispetto ad altri elementi che sarebbero potuti sembrare più critici, come ad esempio la sicurezza – comunque al secondo posto – o il risparmio.
Altro fattore che favorisce la diffusione del MobilePayment è l’integrazione fra servizi diversi. Le città le cui amministrazioni hanno deciso di investire maggiormente nell’attivazione e nell’integrazione dei servizi, ossia dove sono presenti più servizi pagabili tramite smartphone, sono quelle in cui gli abitanti utilizzano maggiormente gli strumenti di Mobile Payment.
Importante il dato che mostra come gli utenti che utilizzano il servizio non siano solo i giovanissimi, ma anche le fasce superiori di età: oltre i due terzi degli intervistati (81,2%) hanno, infatti, più di 36 anni. Un dato che conferma quanto questi servizi siano ormai entrati nella quotidianità e non siano più adatti soltanto ai first movers.
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