L’Era Zettabytes: quanto aumenterà il traffico Internet tra 5 anni?

Nel corso dei prossimi cinque anni il traffico IP globale triplicherà a un tasso CAGR (Compound Annual Growth Rate) del 22% ovvero di 2.3 zettabytes per anno. Il traffico Internet nelle ore di punta sta aumentando più velocemente del traffico Internet medio, si stima che entro il 2020 raggiungerà 2,6 Pbps aumentando di circa 5 volte rispetto ad oggi. Questo è quanto emerge dal recente studio internazionale Cisco Visual Networking Index™ (VNI) Complete Forecast 2015-2020 presentato la scorsa settimana.

I cambiamenti in atto

La digital trasformation, basata sull’adozione di dispositivi personali e soprattutto sull’attivazione di connessioni machine to machine (M2M), sta esercitando una sempre maggiore influenza sulla crescita del traffico Internet. Nel corso dei prossimi cinque anni, infatti, le reti IP globali supporteranno fino a 10 miliardi di nuovi dispositivi e connessioni, passando dai 16,3 miliardi del 2015 a ben 26,3 miliardi. Le proiezioni di settore elaborate dal Cisco Report stimano che entro il 2020 sarà raggiunta la quota di 3,4 miliardi di dispositivi e connessioni pro-capite.

Il progressivo sviluppo e le innovazioni nel settore dell’ IoT continuano a favorire sul mercato la crescita del traffico IP che raggiungerà i 194,4 exabyte al mese entro il 2020, rispetto agli attuali 72,5 exabyte. Il run rate annuale raggiungerà un volume pari a 2,3 zettabyte entro il 2020 (rispetto agli attuali 870 exabyte). Per una migliore comprensione della rilevanza del dato basti pensare che 2,3 zettabyte equivalgono a circa 12 ore di musica in streaming pro-capite per ogni giorno dell’anno o a 33 ore di streaming video Ultra HD per ogni persona nel mondo.

Applicazioni per la videosorveglianza, contatori intelligenti, dispositivi digitali per il monitoraggio della salute ed altri servizi stanno generando nuovi requisiti di rete e una crescita del traffico; infatti, globalmente, si stima un aumento delle connessioni machine to machine pari a quasi tre volte quella attuale, passando dagli attuali 4,9 miliardi a 12,2 miliardi entro il 2020, che rappresenterà il 46% dei dispositivi connessi. Proprio il segmento consumer dei dispositivi medici connessi sarà il settore con la maggior crescita (a cinque cifre) di connessioni M2M raggiungendo la quota di 729 milioni entro il 2020. I dispositivi home connessi invece registreranno il più grande volume di connessioni M2M raggiungendo i 5,8 miliardi ovvero circa la metà del totale globale di tutte le connessioni M2M. In questo contesto i servizi e i contenuti video continueranno ad essere le applicazioni dominanti rispetto a tutte le altre.

La crescita del traffico IP a livello regionale sarà differenziato nei diversi Paesi: in Nord America avrà un tasso CAGR pari al 19% (due volte quello attuale), in Europa Occidentale il tasso sarà del 20% mentre in Europa Centrale la crescita si stima superiore di tre volte rispetto a quella attuale, con 17 exabyte al mese entro il 2020 pari a un tasso CAGR del 27%.

Ma le aree più interessate da importanti volumi di crescita saranno il Medio Oriente e l’Africa che raggiungeranno un tasso CAGR del 41% (10,9 exabyte al mese) ovvero ben 6 volte quello attuale.

La situazione in Italia

In Italia nel 2020 la popolazione Internet supererà i 42 milioni raggiungendo la penetrazione sul mercato del 71% del totale della popolazione, rispetto agli attuali 38 milioni (64% della popolazione nel 2015). Si stima che saranno oltre 482,3 milioni i nuovi dispositivi connessi raggiungendo la quota di 8,1 dispositivi connessi a testa. Il traffico IP globale raggiungerà i 2,6 exabyte al mese con una crescita tre volte superiore ai volumi del 2015. Quotidianamente le reti IP italiane entro il 2020 trasporteranno 87 petabyte di dati che equivarranno a 8 miliardi di DVD l’anno. Rispetto ai 13 gigabyte a testa del 2015 il traffico Internet nel 2020 raggiungerà i 42 gigabyte, e sarà equivalente a ben 95 volte il volume di tutto il traffico Internet generato nel 2005.

Il traffico da mobile

Gli smartphone sono diventati uno strumento di comunicazione che consente sempre più agevolmente di monitorare, gestire e controllare svariati servizi a distanza (PVR / DVR, case connesse, dispositivi intelligenti di vario tipo): entro il 2020 genereranno il 30% del traffico IP totale, mentre il contributo del traffico IP totale del PC scenderà al di sotto del 29%. In Italia questo sorpasso avverrà con il 32% di traffico da smartphone e 28% da PC.

Anche il modo in cui gli utenti e le aziende accedono alle reti IP e a Internet sta cambiando spostandosi sempre più su mobile rispetto a PC; secondo le stime dello studio Cisco il 71% del traffico IP totale sarà originato da dispositivi diversi dai PC inclusi tablet, smartphone e televisioni, mentre oggi rappresenta solo il 47%.

In Italia attualmente gli smartphone rappresentano il 14% del traffico IP, tra 5 anni raggiungerà la quota del 32% mentre quello generato dai Pc scenderà dall’attuale % ad un semplice 28%.

Un ulteriore trend che si confermerà rafforzandosi anche nei prossimi anni è l’espansione globale del Wi-Fi che globalmente cresceranno di 7 volte passando da 64 milioni a 432 milioni in relazione agli hotspot Wi-Fi pubblici inclusi gli home spot.

Un maggiore e migliore accesso Wi-Fi offrirà numerose opportunità di ampliamento e ottimizzazione agli operatori di rete (più offload mobile, ubiquità VoWiFi, smart city, trasporti connessi e relative strategie IoT). Inoltre il trend amplierà le funzionalità quad play e fornirà ulteriore accesso per i servizi TV “everywhere”.

Un altro dato interessante che emerge dallo studio riflette le preferenze degli utenti consumer e business per le reti mobile rispetto a quelle fisse. Tra 5 anni i dispositivi connessi in modalità Wi-Fi e mobile genereranno il 78% del traffico Internet (Wi-Fi: 59%; cellulare: 19%; fisso: 22%).

Gli aspetti di sicurezza 

A fronte di una consistente dipendenza dalle reti mobile e fisse a banda larga, la sicurezza sta diventando un fattore sempre più importante per i service provider, le agenzie governative, le aziende e i consumatori. Per la prima volta dall’emissione di questo studio, Cisco ha collaborato con Arbor Networks per quantificare le minacce attuali e future provenienti dagli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) che possono paralizzare le reti, inondando i server e i dispositivi di rete con traffico proveniente da più fonti IP. Secondo le nuove analisi DDoS, questo tipo di violazioni possono rappresentare fino al 10% del traffico Internet totale di un Paese ma nel corso dei prossimi cinque anni gli attacchi DDoS cresceranno da 6,6 milioni a 17 milioni. Queste prime constatazioni sottolineano l’esigenza di misure di sicurezza più ampie a protezione dei dati e riduzione dell’esposizione della rete a tali rischi.

Video always the King

Il video continua a dominare il traffico Internet e crescerà di quattro volte tra il 2015 e il 2020. Anche in Italia quadruplicherà con un tasso di crescita annuale (CAGR) del 34%. Il video su Internet rappresenterà entro il 2020 il 79% del traffico Internet globale, rispetto al 63% nel 2015 (lo stesso in Italia, dove il traffico video rappresenterà il 79% del traffico Internet complessivo, in ascesa dal 60% del 2015).

Nel mondo si raggiungeranno tre trilioni di minuti al mese di video su Internet, che corrispondono a cinque milioni di anni di video al mese, o a circa un milione di minuti video ogni secondo. Il video Internet HD e Ultra HD costituirà l’82% del traffico video Internet entro il 2020, rispetto al 53% nel 2015 ed in Italia costituirà il 69% rispetto al 33% attuale. Globalmente il traffico video consumer su Internet rappresenterà l’82% del traffico Internet consumer entro il 2020 ed in Italia raggiungerà  l’81%, rispetto al 65% di oggi. Il traffico video aziendale sul web rappresenterà il 66% rispetto al 44% attuale. Nel nostro Paese raggiungerà il 67%, con una maggiore crescita rispetto al 42% del 2015. Il traffico generato dalla videosorveglianza è duplicato durante gli scorsi anni e crescerà di 10 volte entro il 2020, quello generato dalla realtà virtuale è quadruplicato negli scorsi anni e crescerà di 61 volte entro il 2020.

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7 COMMENTS

  1. no, to o co chodzi? jesli demokracja miala sie w malezji dobrze, to znaczy, ze nie bylo tak zle jak pan sujuiege.popelnra pan podstawowy blad, zakladajac, ze przejecie wladzy przez opozycje bedzie gwarantem poprawy jakosci wladzy w malezji. otoz nic wlasnie. mozna natomiast – i tu podejrzewam zgodzi sie pan ze mna – odhermetycznic ich gospodarke, wprowadzic tam “globalizacje”… a w konsekwencji – rozszabrowac malezje.

  2. No, he did live in Indonesia and had to be an Indonesian citizen in order to go to school there, as he was and did. Furthermore, Bari's step father Lolo Soetoro was an officer in Suharto's genocidal army that killed a million Indonesians. These people are bad news genocidalists.

  3. Ja, mit gut gepflegten Domains oder einfach nur gefragten Domainnamen ließ sich in den letzten Jahren viel Geld machen. Aber der große Run auf diese Domains ist inzwischen vorbei…

  4. The first time you clutch at a celebrity and blind them with your adoration and then get the brush off is the last time you do it. If your first time happens to be with Harlan Ellison, you also crawl into a cave for about a year.No one but my drill instructor has ever talked to me like that. My only hope for vengeance is that many of the people reading this are scratching their heads wondering who the hell “Harlan Ellison” is.No, he didn’t write The Invisible Man.

  5. Thank you! Mitch Gaber Installing a standing seam retrofit metal roof system your elimination disruptive loss of business and building use that occurs. I like your all resources out there that can help simplify and guide the process from design to implementation.

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