Le nuove tecnologie essenziali alla Finanza per lo Sviluppo sostenibile

SupTech, RegTech, sistemi Ocr, Cybersecurity: strumenti e risorse tecnologiche sono alla base (anche) delle attività della Finanza per lo Sviluppo sostenibile. Come rileva il Financing for Sustainable development report 2021 delle Nazioni Unite

Immagine distribuita da Max Pixel con licenza CC0 (https://www.maxpixel.net/Return-Yield-Money-Business-Profit-Finance-2696219)

Tecnologie Ocr, SupTech, RegTech, Cloud storage. Per i non addetti ai lavori sono termini poco conosciuti, ma si tratta delle nuove tecnologie fondamentali per portare avanti finanza sostenibile e sustainable development.

Sono per esempio soluzioni e strumenti di raccolta e analisi dei dati – gli ormai irrinunciabili, in ogni campo, Big data e Analytics –, ma anche per la Governance finanziaria, degli investimenti e la corretta osservanza e applicazione di normative e regolamenti del settore Finance.

Senza dimenticare le tecnologie del mondo Cybersecurity, essenziali anch’esse in un ambito che, ancora più di altri, fa gola a malviventi, hacker e truffatori di tutto il mondo. In sostanza, anche nel comparto della finanza per lo sviluppo sostenibile, il digitale, infrastrutture di rete e intelligenza artificiale sono le colonne e i pilastri su cui si basa ogni attività e prospettiva.

Le SupTech, ad esempio, sono gli strumenti innovativi usati dalle autorità finanziarie, di vigilanza e di regolazione, per la raccolta e analisi di tutti i dati dell’ambito Finance, fatto di capitali, investimenti e tanti, tanti numeri. Le autorità antiriciclaggio, in pratica, hanno accesso a una grande mole di dati di varia provenienza, da fonti istituzionali – come segnalazioni di operazioni sospette o comunicazioni oggettive –, dati forniti da altre agenzie governative e dal settore privato, fonti aperte – come organi d’informazione e social media –, con quindi l’esigenza di usare strumenti avanzati di analisi per elaborare dati eterogenei. Le principali criticità nell’analizzare e poi utilizzare questi dati riguardano la capacità computazionale richiesta e i vincoli di Privacy sulle informazioni.

SupTech, Machine learning e intelligenza artificiale

In un’indagine condotta dal colosso mondiale della consulenza Pwc, vengono trattati alcuni esempi di applicazioni SupTech, come quelle di Real-time supervision (Big data e Analytics in tempo reale), quelle di supervisione basata sulle eccezioni o su valori anomali rispetto a predeterminati parametri di comportamento (che possono far partire un’azione di vigilanza), le soluzioni automatizzate applicate a misure di Vigilanza finanziaria. Ci sono poi anche le tecnologie di Regulation algoritmica e supervisione, in settori come negoziazione ad alta frequenza, valutazione del credito, robo-advisor o nel caso di qualsiasi attività che automatizza il processo decisionale. A cui si aggiungono le soluzioni di Dynamic e Predictive supervision, usando il Machine learning e l’AI (Artificial intelligence).

Le RegTech (da ‘regulation’ e ‘technology’) sono invece gli strumenti usati dalle imprese a supporto delle procedure di adeguamento, conformità e rispetto di norme, regolamenti, reportistica.

Con le tecnologie Ocr (Optical character recognition) si può filtrare ed elaborare l’informativa precontrattuale per individuare i prodotti finanziari etichettati come ‘sostenibili’ ai sensi della normativa Sfdr (Sustainable finance disclosure regulation). Mentre i sistemi di Structured query language possono essere usati per gestire informazioni sulla performance ambientale di un Portafoglio finanziario, mettendo anche in collegamento i diversi applicativi gestionali di banche e operatori del settore.

Tecnologie alleate della Sostenibilità

Per rispondere alle sfide della sostenibilità, gli operatori del settore finanziario devono dotarsi delle risorse e delle competenze per raccogliere, elaborare e analizzare dati e informazioni la cui natura e fonte appare spesso ancora inedita e complessa per il settore”, rimarca anche il Financing for Sustainable development report 2021 delle Nazioni Unite.

Che sottolinea: “occorrono strumenti Hi-tech evoluti e adeguati per allinearsi ai requisiti normativi sempre più esigenti, e soprattutto per integrare la sostenibilità nel proprio business, assicurandosi un posizionamento competitivo nel lungo periodo. Un valido alleato nella raccolta e gestione dei dati di sostenibilità Esg – Environmental, Social, Governance – è rappresentato dalle soluzioni e tecnologie digitali sia emergenti che consolidate messe al servizio della sostenibilità”.

Negli ultimi anni – ancora prima della pandemia mondiale di Covid 19 – molte grandi aziende, sia industriali sia finanziarie, si sono dotate di piani strutturati di Business continuity e Risk management, anche molto evoluti. Ciò ancora di più nel settore finanziario e assicurativo, dove la spinta del regolatore è stata forte in questa direzione. Il Covid ha poi accelerato questi fenomeni e tendenze della trasformazione digitale, e i sistemi Hi-tech del mondo finanziario hanno tenuto, ma si sono confrontati con rischi diversi rispetto a quelli per i quali erano stati progettati.

Il sistema finanziario ‘cinghia di trasmissione’ verso l’economia reale

In questo contesto, il sistema bancario rappresenta “la più importante cinghia di trasmissione verso l’economia reale sia sul piano delle politiche finanziarie che monetarie. È importante che questa ‘cinghia’ funzioni nel modo più efficiente ed efficace possibile”, rimarca l’Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano, nel suo Report sul settore.

Sottolinea l’Osservatorio: mentre il sistema bancario e il sistema assicurativo si sono rivelati pronti in termini di patrimonializzazione di fronte alle necessità dell’economia reale, “qualche riserva rimane sul piano operativo e della risposta a necessità nuove e inattese”. E anche: sul fronte della domanda, “nella componente individui in particolare, la necessità derivante dal Covid ha indotto i clienti a sperimentare, e spesso ad apprezzare, modalità di fruizione di prodotti e servizi e modalità di comunicazione e interazione più digitali. Sul fronte dell’offerta, le evidenze non sono così omogenee e positive. I sistemi IT hanno tenuto ma, bisogna ricordare, con un’operatività ridotta durante diverse fasi dell’emergenza. L’auspicio è che tale valutazione venga confermata anche con la domanda finanziaria di quando l’economia tornerà ‘normale’, recuperando i livelli pre-pandemia”.

Le applicazioni Fintech e Insurtech a livello internazionale

La tecnologia è uno dei fattori distintivi anche delle startup Fintech e Insurtech – sono oltre 2.500 quelle attive e specializzate nel mondo –, con strumenti come piattaforme Web o mobile App diventate ormai indispensabili. Anche l’intelligenza artificiale sembra iniziare a essere una costante, con il 37% delle startup, a livello globale, che già la utilizza, anche per applicazioni specifiche, come il Natural language processing. Blockchain e Dlt (Distributed ledger technology) sono già utilizzate dal 25% delle startup, anche se alcuni Paesi ne fanno un uso ancora più forte: come la Svizzera, dove sono ben il 51% le startup già attrezzate.

A livello di scenario, per quanto riguarda la Finanza applicata (anche) allo Sviluppo sostenibile, c’è bisogno di sempre maggiore efficienza e velocità in condizioni di sicurezza e di corretta gestione del rischio. L’esperienza di questi mesi lascia un’eredità molto importante in termini di spinta verso la trasformazione digitale e verso nuove modalità operative. Bisogna essere attenti a non dissiparla da qui in avanti.

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