Il nuovo assetto geopolitico e le comunità energetiche

Nuovi modelli innovativi che promuovono l'autoconsumo e la produzione di energia da fonti rinnovabili basati sulla condivisione, iniziano a diffondersi anche in Italia: le comunità energetiche rinnovabili. E possono fornire un impulso decisivo al processo di decarbonizzazione

Immagine distribuita da Pixabay

L’invasione russa in Ucraina ha delineato anche la necessità per l’Europa di puntare ad una propria indipendenza energetica e, di conseguenza, tutto questo accelera nuove forme di produzione di energia: in questo contesto le comunità energetiche possono giocare un ruolo molto importante.

Come scrivo nel mio libro Sense of Community (Palinsesto edizioni, 2013), una comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico e tecnologico, formando un gruppo riconoscibile, unito da vincoli organizzativi, linguistici, religiosi, economici e da interessi comuni. Le communities sono l’“ultimo miglio” per salvare la nostra economia, la nostra società o, come direbbe Robert Reich, il nostro capitalismo.

Come tutti sappiamo, l’economia ha già da tempo divorato la politica e la finanza ha fatto lo stesso con l’economia, pertanto la miglior risposta a tutto questo è condividere esperienze pensando in modo nuovo, ma soprattutto agendo in modo nuovo e, come ci ricorda il Presidente Lincoln, emancipandosi rispetto al passato.

Ampiamente diffuse in Nord Europa, le comunità energetiche rinnovabili iniziano a prendere piede anche in Italia e questo modello innovativo di gestione dell’energia permetterà la creazione di sistemi virtuosi di produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia. Le comunità energetiche rinnovabili sono infatti associazioni composte da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati, che promuovono l’autoconsumo e la produzione di energia da fonti rinnovabili basati sulla condivisione. È una forma energetica collaborativa che riduce la dipendenza energetica del sistema statale. In una comunità energetica i soggetti sono impegnati nelle diversi fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia, secondo i principi di responsabilità ambientale, sociale ed economica e partecipazione attiva in tutti i processi energetici.

In Italia attualmente sono dodici le Energy Community, soprattutto in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, ma migliaia di comuni si stanno incamminando su questa strada, come  l’iniziativa proposta dalla Regione Lazio “100 Comunità in 100 Comuni” e presentata dal presidente Nicola Zingaretti e dall’assessora alla Transizione ecologica e Trasformazione digitale, Roberta Lombardi, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMA) della Sapienza Università di Roma.

“Grazie al lavoro condotto insieme con il DIMA-Sapienza Università di Roma sui territori regionali finora in pochi mesi sono state raccolte circa 150 richieste complessive da parte di Comuni, associazioni e parrocchie che vogliono dare vita ad una Comunità Energetica Rinnovabile e sono state attivate in tutto 36 Assemblee di CER nelle 5 province del Lazio, di cui 12 complessive a Roma (Città Metropolitana e Provincia), 8 rispettivamente a Viterbo e Rieti e 4 a Latina e Frosinone. – dichiara l’assessora Lombardi -. A questo grande risultato si aggiungono le 50 proposte di CER arrivate per il bando di idee ‘Lazio in transizione’ su un totale di circa 470, tra le quali figurano sperimentazioni come i nuovi dispositivi (pellicole e ‘asfalto’ fotovoltaico) e l’uso di blockchain per la certificazione della ‘prosumazione’ di energia (ovvero sistemi in cui produttore e consumatore di energia coincidono, come appunto nelle CER)”.

Vale la pena evidenziare tra i migliori progetti energetici comunitari in Europa quello che è stato realizzato a Zwevegem, una piccola città nelle Fiandre occidentali, in Belgio, il RE/SOURCED, che è l’acronimo di Renewable Energy Solutions for Urban communities, basato su politiche di Economia Circolare e dorsali DC e punta a massimizzare l’energia sostenibile, il patrimonio ambientale e l’economia circolare.

La sfida, in ultimo, è quella di portare l’Europa al processo fondamentale di decarbonizzazione puntando appunto sulla transizione ecologica che le comunità energetiche stanno attuando.

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