Lo sviluppo sostenibile di Bangalore

Bangalore è la Silicon Valley dell'India, dove la crescita della popolazione e lo sviluppo economico portano a una rapida urbanizzazione e ad una maggiore produzione di rifiuti. Tutto questo, però, mette a dura prova le risorse naturali della regione e, purtroppo, a farne le spese è la salute della popolazione

Immagine distribuita da Wikimedia Commons con licenza CCO

“Il nostro sogno è lo sviluppo dell’intera città in modo sostenibile e non inquinante, che aumenterà la vivibilità di Bengaluru per i residenti, e questo darà ad altre città in rapida crescita esempi di soluzioni alle sfide urbane”. Queste sono le parole di M. Goutham Kumar, sindaco di Bengaluru (Bangalore) 8.4 milioni di persone che rendono una megalopoli la seconda città indiana pronta crescere e svilupparsi in modo sostenibile entro il 2031, attraverso  trasporti pubblici e veicoli elettrici rapidi e sicuri che pongano attenzione anche ai ciclisti e ai pedoni, un sistema di raccolta rifiuti avanzato e il controllo dell’inquinamento atmosferico.

Bengaluru è la Silicon Valley dell’India, dove la crescita della popolazione e lo sviluppo economico portano a una rapida urbanizzazione, ma anche a un crescente consumo di energia e acqua, a una maggiore produzione di rifiuti e a un esubero di utilizzo del trasporto: tutto questo mette a dura prova le risorse naturali della regione e a farne le spese sono gli abitanti di Bengaluru che, secondo l’OMS, è anche la causa di maggior danno alla salute per la popolazione indiana. Il livello di qualità dell’aria a Bengaluru è pessimo proprio perché l’aumento dell’uso di auto, moto e scooter ha portato a un aumento significativo del consumo di combustibili fossili. Altri fattori che contribuiscono all’inquinamento atmosferico sono i processi industriali, le strade polverose, la combustione di rifiuti. È per questo che nel 2019 sono stati installati quaranta monitor indicativi della qualità dell’aria in tutta la città dalla Global Climate Health Alliance con Clarity.

Ritwajit Das, Chief Strategist South Asia Global Call for Climate Action dice al riguardo “in quanto persona senza un background tecnico, lavorare con i nodi Clarity è stato un piacere: sono estremamente facili da usare, si attivano immediatamente ed emettono dati in pochissimo tempo.”

La rete è stata implementata in luoghi strategici frequentati da popolazioni vulnerabili, ponendo maggior attenzione sulle scuole e ospedali. Tutto ciò ha permesso anche una maggiore consapevolezza del problema perché si è reso evidente un problema che altrimenti non veniva compreso. Per la prima volta, la comunità di Bangalore ha accesso a una rete di dati affidabile e in tempo reale che fornisce visibilità sulle tendenze della qualità dell’aria a livello di quartiere.

“Il nostro quartiere sta subendo uno sviluppo significativo con edifici residenziali a molti piani che spuntano tutto intorno al lago Varthur” dice Jagadish Reddy Nagappa, coordinatore di Varthur Rising, un forum civico che fornisce una piattaforma per i creatori di cambiamenti. “A causa della nuova costruzione, abbiamo perso la maggior parte della nostra copertura arborea e abbiamo visto un aumento dei disturbi legati all’inquinamento atmosferico. Con l’aiuto tempestivo e la guida del team di Clarity, siamo stati in grado di creare consapevolezza e mobilitare la comunità sul problema della qualità dell’aria. Grazie a questo impegno della comunità, siamo stati in grado di spingere il governo a includere considerazioni ambientali come parte del loro processo di pianificazione urbana. Ci aspettiamo che l’aria della città di Bengaluru diventi nuovamente respirabile priva di tutti gli inquinanti. Ancora più importante, le persone ora sono consapevoli dei problemi relativi alla qualità dell’aria e possono sostenere il miglioramento dell’ambiente, e per questo siamo grati al team di Clarity”.

In conclusione, l’attenzione che si pone nella Silicon Valley indiana è sicuramente un esempio importante di equilibrio tra sostenibilità ambientale e innovazione sociale.

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