UE: Microsoft dovrà pagare una multa per il caso Internet Explorer

Alla fine la tanto attesa risposta dalla UE è arrivata e non è certo quella attesa da Microsoft. Il colosso di Redmond, infatti, non sfuggirà a una multa da parte della Commissione Ue dopo il mancato rispetto degli impegni vincolanti sulla scelta del browser di navigazione internet.

Il gigante del software era stato obbligato a facilitare la scelta libera del software di navigazione in rete, dopo essere stato trovato colpevole di abuso di posizione dominante nel settore. In particolare, Microsoft avrebbe dovuto integrare nel sistema una schermata per consentire e facilitare la scelta del browser, normalmente impostata sul proprio Internet Explorer. Pare però che la possibilità di scelta sia scomparsa poco dopo, a differenza di quanto dichiarato nei rapporti annuali presentati a Bruxelles.

Secondo il commissario Ue Joaquin Almunia in un’intervista alla France Presse. “L’infrazione c’è, è stata presente per più di un anno ed è evidente che dobbiamo reagire” e in “modo molto fermo“, ha sottolineato, perchè quel che è “molto grave” è la “mancata applicazione di impegni vincolanti”.

Almunia, che alla domanda se fosse inevitabile una sanzione nei confronti della casa di Redmond ha risposto “sì”, non ha però voluto specificare a quanto questa potrebbe ammontare. Secondo le norme antitrust Ue, la multa potrebbe arrivare sino al 10% del fatturato annuo. La Commissione ha aperto la nuova inchiesta sui browser il 17 luglio, dopo aver verificato che, da quando è stato lanciato il sistema operativo Windows 7 SP1 nel febbraio 2011, lo schermo di scelta del browser è scomparso e Internet Explorer era di nuovo il navigatore predefinito dei circa 28 milioni di computer venduti. La società di Redmond, che ha riconosciuto i fatti, si è giustificata parlando di “errore” e ha proposto a Bruxelles una serie di rimedi immediati per ovviare al problema. 

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