Comunicazione online e corporate blog: quali opportunità per le imprese?

Parlare di blog quale elemento centrale delle strategie di comunicazione delle imprese, nel pieno del boom dei social media, potrebbe sembrare azzardato eppure dal più “anziano” dei social in circolazione non si può prescindere se si vuole concretamente realizzare relazione attorno, e con, il brand. Se ne parlerà, dopo l’appuntamento dedicato a Pmi e  social media, all’evento promosso dal Salotto del Caffè “Gestione e comunicazione d’impresa. Digital strategy e corporate blog“, previsto per domani al Palazzo delle arti di Napoli alle ore 18.00.

Malgrado molti sostengano che il blog sia morto – spiega Stefano Epifani che interverrà all’evento in qualità di relatore – il blog non è affatto in cattiva salute, anzi è oggi assolutamente centrale nell’economia della comunicazione online delle imprese, perchè rappresenta l’unico contesto che è realmente di proprietà delle aziende. La presenza su Facebook e degli altri social network non può essere sostituiva dei blog perchè il reale presidio aziendale va gestito all’interno. In questo senso i social sono ottimi canali di relazione ma i contenuti di qualità è opportuno spostarli all’interno dei presidi governati dall’azienda stessa.”  

Ciò vuol dire stabilire una strategia di comunicazione online capace di coniugare entrambe le tipologie di presenza, in un’ottica integrata: “il blog è viaggia di pari passo ai social media – spiega Luca Carbonelli, direttore Marketing & Comunicazione di Caffè Carbonelli, organizzatore dell’evento – O meglio, è uno strumento utilissimo nelle mani delle aziende anche a se stante, ma considerando che tramite i social media possiamo divulgare, promuovere, far circolare tutte le notizie che vi pubblichiamo, allora perchè non studiare una strategia che li metta in stretta relazione?” Opportunità, questa, non possibile in passato poichè il blog “un tempo era l’unico strumento che le aziende avevano per relazionarsi in modo meno formale con i clienti. Oggi tutto è cambiato e, con l’avvento dei social network, il blog può rappresentare l’elemento attorno al quale costruire momenti di comunicazione che siano agiti integrando i social network site.”  spiega Epifani.

Sempre che l’impresa in questione “voglia entrare realmente in relazione con i suoi utenti  e con gli utenti della rete che si apprestano a conoscerla” aggiunge Carbonelli “Se un’azienda non è web oriented, ma soprattutto se usa la comunicazione con il solo scopo di autopromuoversi, allora il blog è inutile, anzi, può essere controproducente. Con il blog apriamo la nostra azienda, i nostri prodotti, le persone che vi lavorano dietro, all’interazione con il mondo. Se non siamo in grado di confrontarci, meglio non aprirlo un blog. Se invece puntiamo su questa interazione con il fine ultimo di sviluppare, aumentare la nostra audience, e di rendere la nostra azienda, il nostro brand, un punto di riferimento nella vita di questi utenti, anche se non diverranno nostri clienti, ma anche solo con l’intento di far sapere a tutti che il nostro brand esiste, allora ecco che il blog può essere uno strumento di diffusione del brand molto più performante di tante altre strategie tradizionali”. 

L’approccio giusto, secondo Carbonelli,  è far interessare gli utenti alla nostra azienda, ma è quello che l’azienda, attraverso il blog, possa interessarsi alla vita degli utenti, ai fatti che li circondano“. In questo senso blog e social media, in quella che diventa una gestione relazionale del rapporto con la clientela, “sono uno strumento di esistenza e condizione essenziale di vita per le aziende. Non avere chiaro che questo cambio di prospettiva diventa indispensabile per governare un modello relazionale nuovo, le imprese rischiano non solo di non avere vantaggi ma persino di subirne gli effetti negativi.” conclude Epifani.
 

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