Un italiano al CES 2012

Ho partecipato al CES2012 invitato da Microsoft, e questo mi ha permesso di vedere le cose molto da vicino. Ecco come è andata la tre giorni nel cuore della tecnologia mondiale.

Las Vegas. Da Guido Arata. Negli ultimi mesi si sono spese molte parole circa il CES, una delle fiere riguardanti la tecnologia più importante al Mondo, e sul fatto che abbia luogo in un periodo nel quale le aziende non sono avvezze a presentare novità e rilasciare mirabolanti annunci. Oggi il CES si è concluso, e la tre giorni tecnologica di Las Vegas ha confermato questo trend. È stata un’edizione come sempre gremitissima di gente da tutto il Mondo, spettacolare ed organizzata alla grande. Ma è stata avara di novità, almeno per coloro che si muovono nel settore.

Samsung: aspettando il Galaxy S3
Ad aprire le danze è stata Samsung, la quale è stata brava a non svelare nulla riguardo all’attesissimo Samsung Galaxy S3 (voci vogliono l’annuncio al World Mobile Congress di Barcellona), focalizzando l’attenzione sulle sue nuove smart tv. La novità principale – al di là di specifiche più o meno strabilianti (ora) e come di consueto destinate a diventare obsolete (poco dopo) – è la possibilità di aggiornare la TV, sia lato hardware che lato software, così da disporre delle novità e delle ultime features senza bisogno di cambiare televisore. Possiamo tranquillamente dire che, in un mondo in fermento come quello delle smart tv, si tratta di un toccasana.

Microsoft: verso nuovi paradigmi
Mentre Samsung faceva i suoi annunci, un corridoio del The Venetian – uno degli hotel più conosciuti e folli di Las Vegas – iniziava a popolarsi di persone. Una fila ordinata che diventava via via più folta: tutti in attesa di Steve Ballmer – CEO Microsoft – che come da tradizione avrebbe tenuto il suo keynote. Una volta sul palco, muovendosi con il consueto carisma in un’inedita atmosfera da show televisivo, ha parlato dei prodotti più caldi dell’offerta di Redmond: Windows Phone 7, Windows 8 ed il binomio Xbox-Kinect.

La sorpresa è stato lo scroscio di applausi del pubblico alla parola “Windows Phone“: non è facile accada, ed ancor più raro è che ciò avvenga in relazione ad un prodotto Microsoft. Microsoft con WP7 ha voluto creare un paradigma totalmente nuovo, focalizzato sulle relazioni personali. Pensiamo all’iOS e Android: sono molto simili, spesso si copiano a vicenda, e l’esperienza d’uso è orientata alla fruizione delle apps, ossia a servizi terzi che si aprono a tutto schermo. Windows Phone abbraccia totalmente un altro approccio, e per chi ha avuto modo di maneggiarne uno questa differenza risulterà lampante: le features che più frequentemente ti trovi ad usare sono integrate nel sistema, le raggiungi senza dover aprire alcuna app. Questa è la vera differenza tra Windows Phone ed i concorrenti.

Dalla demo di Windows 8 è arrivata la conferma questo sistema rappresentaun netto taglio con il passato. Microsoft, con Windows 8, si appresta a traghettare l’utente consumer in un paradigma totalmente nuovo di PC. Risulta fin complicato credere che – probabilmente già da Gennaio 2013 – la casalinga, lo studente, il professore, il manager che compreranno un nuovo PC si troveranno a doverlo maneggiare. Non perchè sia complicato, ma piuttosto perchè la definizione di “computer” che l’utente medio si è costruito con anni ed anni di utilizzo e di sentito dire viene totalmente stravolta. Per i curiosi, la prossima relase arriva a Febbraio, e sarà liberamente scaricabile.

È arrivata poi la volta del vero, unico, annuncio di Microsoft: da Febbraio sarà disponibile sugli scaffali il Kinect per Windows. Questo significa se si apre un mondo di applicazioni, estensioni e quant’altro che offriranno l’opportunità di sfruttare il proprio corpo per interagire con il PC.

Essendo ospite di Microsoft ho avuto modo di partecipare a sessioni riguardanti per lo più il mondo Microsoft, e tra queste senza dubbio la più interessante è stata quella riguardante  Microsoft Research. Il Kinect, ora che è appurato funzionare, è uno strumento potentissimo, che Microsoft non ha intenzione di limitare al mondo del gaming. E per questo sta seguendo e supportando diverse iniziative avviate da studenti di tutto il Mondo. La più interessante è Kinect Fusion, ossia come sfruttare il Kinect per costruire in pochi secondi modelli 3D della realtà che ci circonda.

Un altro esperimento è Face Cake ed interessa il mondo della moda e del fashion, sconfinando poi in quello dell’entertainment: stando di fronte al Kinect possiamo provarci (virtualmente) ogni capo di abbigliamento: il software capisce quale parte del corpo è interessata dal capo scelto, lo modella secondo la conformazione del nostro fisico e ci mostra i risultati.

Ho poi visto Surface, la tecnologia che Microsoft usa per creare superfici
touch di alta qualità. Non si tratta del normale touch capacitivo (quello che fa funzionare i nostri smartphone e tablet, per intenderci): il sistema riesce a riconoscere dove l’utente tocca perchè in realtà ogni pixel della superficie/schermo è una microcamera. Evitando di scendere troppo nei dettagli tecnici, basti sapere che questa tecnologia permette di vivere un’esperienza touch migliore nel caso in cui più di una mano operi contemporaneamente sulla superficie.
Curiosando tra gli stand dei “big”, non possono non rimanere impressi quelli di LG, quasi-integralmente occupato dall’offerta 3D, e quello di Samsung, dove a farla da padrona sono il Galaxy Note, i nuovi televisori, ed una curiosità: lo schermo LCD trasparente.

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