Search engine: gli utenti non amano le funzioni di ricerca personalizzata

La stragrande maggioranza degli utenti non ama le funzioni di ricerca personalizzata. Secondo i risultati di un’inchiesta effettuata da Pew Internet & American Life Project su un campione di circa 2000 statunitensi, il 65% degli intervistati ritiene la ricerca personalizzata una cosa negativa e, addirittura, il 73% un’invasione della privacy.

La raccolta di informazioni personali per offrire risultati più in linea con i gusti e le attività delle persone sembra non convincere gli utenti USA, che nel 68% dei casi non ama neanche l’utilizzo dei propri dati per l’offerta di pubblicità mirate.

Molti degli utenti ammettono però di non sapere limitare le informazioni personali che vengono raccolte, solo il 38% dichiara di esserne consapevole. Tra questi la strategia più diffusa per limitare la raccolta di informazioni è la cancellazione della cronologia di navigazione. I controlli della privacy sono utilizzati dal 75% delle persone di questo gruppo e il 65% modifica le opzioni del proprio browser.

Nonostante ciò l’utilizzo dei motori di ricerca è sempre più diffuso e la soddisfazione per il servizio è molto elevata.

L’utilizzo dei motori di ricerca è una delle attività più diffuse in rete (solo l’email ottiene simili risultati) e continua a crescere. Il 73% degli statunitensi usa oggi tali servizi (Febbraio 2012), contro il 52% di 10 anni fa (Gennaio 2002). I motori di ricerca sono utilizzati in ogni singola giornata da più della metà (59%) degli adulti che usano Internet; quasi il doppio rispetto al 2004, quando era il 30% degli utenti ad utilizzare in una giornata i motori di ricerca.

La soddisfazione per i servizi offerti è alta. Il 91% degli utenti dei motori di ricerca dichiara di riuscire a trovare sempre o almeno la maggioranza delle volte le informazioni ricercate. Il 73% che le informazioni trovate sono accurate ed attendibili. Il 66% ritiene i motori di ricerca fonti di informazione oneste ed imparziali.

La soddisfazione degli utenti, per quanto riguarda l’evoluzione dei motori di ricerca, è altrettanto buona, ma meno forte. Il 55% sostiene che la qualità della ricerca è migliorata, contro il solo 4% che la ritiene peggiorata. Mentre il 52% ritiene che i risultati di ricerca sono diventati più rilevanti ed utili nel tempo, contro solo il 7% che ritiene siano meno rilevanti rispetto al passato.

Google continua ad essere il motore più utilizzato, l’83% degli intervistati dichiara di utilizzarlo contro il 6% che preferisce Yahoo. La distanza tra i due motori è cresciuta di molto, nel 2004 il 47% delle persone dichiarava di utilizzare Google e il 26% Yahoo.

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