UE: Google denuncia Microsoft e Nokia per collusione

Le reciproche accuse, che danno l’avvio a nuove battaglie in tribunale tra i giganti dell’ICT, non lasciano riposo ai legali dei grandi gruppi. Questa volta a dare il via ad una nuova querelle è stata Google, che ha accusato Microsoft e Nokia di essersi associate in modo poco trasparente per utilizzare i loro brevetti contro i rivali del settore smartphone.

Una dichiarazione che non si limita a rimbalzare tra i media che riportano la notizia: la compagnia di Mountain View sembra infatti decisa ad avviare un lunga e decisa azione legale, ed i suoi portavoce hanno dichiarato che è già stata presentata una denuncia formale presso la Commissione europea.

Nel rapporto che Google ha consegnato presso l’organismo dell’UE, si sottolinea come Microsoft e Nokia, che collaborano nella fase di progettazione tecnologia e produzione degli smartphone, abbiano trasferito 1200 brevetti ad un terzo gruppo, chiamato MOSAID, che secondo i legali di Mountain View sarebbe stato costituito appositamente per avviare contenziosi sulla proprietà intellettuale e perseguire strategie aggressive contro i competitor.

Secondo quanto riportato nel documento, per Google: “Nokia e Microsoft starebbero  portando avanti pratiche collusive volte ad aumentare i costi dei dispositivi mobili per i consumatori”, descrivendo MOSAID senza mezzi termini come un “patent troll”, una società che avrebbe come unico compito quello di intralciare i concorrenti presenti sul mercato, utilizzando come “arma” i brevetti nati dalla partnership tra le due società.

I rappresentanti legali di Google spingono affinchè le due compagnie in questione “vengano chiamate a rispondere al più presto”, e speriamo che “la denuncia spinga altri organismi a guardare più attentamente a queste pratiche”.

Al momento Microsoft ha sottolineato come il provvedimento intrapreso da Google sia: “una tattica disperata”, sorprendendosi di come: “Google si possa lamentare in tema di antitrust nel settore smartphone, che controlla per oltre il 95% grazie alla ricerca da mobile ed alla pubblicità”, mentre per ora Nokia non ha rilasciato dichiarazioni su questa vicenda.

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