keeptheweb#open: la carta dei diritti digitali e il crowdsourcing

Digital Right e rete aperta sono al centro di un’interessante iniziativa politica negli USA. Il Senatore Ron Wyden, democratico dell’Oregon, e il membro del Congresso Darrell Edward Issa, repubblicano della California, hanno lanciato un progetto crowd-sourced per lo sviluppo di un “digital bill of rights”.

Il sito web keeptheweb#open permette a chiunque di partecipare alla definizione di una carta dei diritti digitali, nella speranza di bloccare definitivamente progetti di legge restrittivi come SOPA e CISPA, e tutelare la natura aperta e libera della rete.

La bozza attuale elenca una serie di diritti fondamentali che verranno modificati ed integrati grazie alla partecipazione dei cittadini.
Il primo diritto proposto riguarda la libertà della rete. “I cittadini digitali hanno diritto ad una rete libera e senza censure.”  Il secondo l’apertura della rete.  “I cittadini digitali hanno diritto ad una rete aperta e priva di ostacoli”. Segue l’uguaglianza. Tutti i cittadini digitali sono creati uguali in internet”. Viene riconosciuto poi il pieno diritto alla partecipazione pacifica. “I cittadini digitali hanno il diritto di partecipare pacificamente dove e come scelgono su internet.” Si introduce un diritto alla libera creatività, controbilanciato dalla responsabilità per ciò che si crea.  “I cittadini digitali hanno il diritto di creare, crescere e collaborare su internet, ed essere ritenuti responsabili per ciò che creano.” Viene espressamente riconosciuto il diritto alla condivisione. “I cittadini digitali hanno il diritto di condividere liberamente le proprie idee, le scoperte legali e opinioni su Internet.” Si arriva poi al tema dell’accesso. I cittadini digitali hanno il diritto ad accedere a Internet allo stesso modo, indipendentemente da chi siano o dove si trovano.”  Il diritto di associazione in rete viene ugualmente riconosciuto. “I cittadini digitali hanno diritto di associarsi liberamente in internet.” Naturalmente si riconosce un diritto alla privacy. “I cittadini digitali hanno diritto alla privacy in rete”. Infine si stabilisce un diritto alla proprietà. “I cittadini digitali hanno diritto a beneficiare di ciò che creano, e alla sicurezza della propria proprietà intellettuale in rete”.

Il Senatore Wyden ha sottolineato, presentando l’iniziativa, che questa fa parte di una visione più ampia che ha lo scopo di “cambiare il potere a Washington”, concedendo poteri maggiori ai cittadini digitali e sottraendone alle lobby. Riconoscendo le difficoltà e gli ostacoli che la proposta incontrerà, ha affermato di sperare in un movimento popolare che costringa i parlamentari all’adozione della carta dei diritti digitali.

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