NGN: Patuano esistono spazi di collaborazione tra Telecom Italia e la Cdp

Le ipotesi riguardo ad una possibile intesa fra Telecom Italia e la Cassa Depositi e Prestiti (controllata al 70% dal MEF) nel settore delle reti a banda ultra larga si moltiplicano, soprattutto dopo che CdP ha investito nel progetto del concorrente Metroweb. 

L’Ad di Telecom Italia Marco Patuano, durante il proprio intervento alla tavola rotonda con il Governo, organizzata da Business International, ha ribadito che ci sono spazi di collaborazione e che effettuare “due investimenti nella stessa zona e zero in altre non è un’idea brillante. Né noi, né loro lo vogliono”.

La Cassa depositi e prestiti – secondo il manager dell’ex monopolista di Stato – non è un nostro concorrente. Non è che la Cdp può esimersi dal realizzare progetti che abbiano una valenza infrastrutturale e un ritorno economico. Non si scappa da questa logica“.

Patuano ha poi precisato il differente ruolo che debbono avere lo Stato e le aziende private nello sviluppo di un’infrastruttura fondamentale, come le reti NGN. “Chi costruisce le infrastrutture non è un ente filantropico ed è giusto che abbia un ritorno sul capitale investito… Quando mi si chiede di fare una rete per tutti va bene, se poi però chiedo di essere adeguatamente remunerato non mi sembra strano“.

Il presidente della Cassa depositi e prestiti (Cdp) Franco Bassanini, intanto, si è rifiutato di commentare le ipotesi di collaborazione e le possibili trattative. “Ne parleremo quando ci sarà qualche fatto da raccontare” ha detto, ma in precedenza (il 6 Giugno) si era dichiarato disponibile a sostenere gli investimenti di Telecom “con una soluzione variamente costruita dal punto di vista dell’architettura societaria e finanziaria”.

Molti avevano intravisto nella dichiarazione l’ipotesi di un rispolvero della sempre eterna proposta di scorporo della rete Telecom Italia. Ciò permetterebbe l’ingresso nel capitale della Cdp e probabilmente di altri soggetti, facilitando gli investimenti nelle infrastrutture di rete.  Le dichiarazioni di alcune fonti raccolte da Reuters, confermerebbero che una simile possibilità è, quanto meno, in corso di valutazione.

 

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