News Corp: possibile divisione di TV e giornali, ma Murdoch esita

La News Corp. di  Rupert Murdoch starebbe esaminando la possibilità di dividere in due il conglomerato mediale, separando le attività del settore editoriale da quelle del settore audiovisivo-entertainment.

Secondo dichiarazioni di persone vicine alla compagnia l’ipotesi è in corso di discussione all’interno della multinazionale da diversi anni, ma il “padre-padrone” Murdoch, che si sarebbe sempre opposto ad una simile strategia, ora sarebbe più propenso ad adottarla.

L’opinione del presidente potrebbe essere cambiata sulla scia di due diverse, ma connesse, vicende che hanno coinvolto la multinazionale nel Regno Unito: lo scandalo telefonico in cui sono stati coinvolti giornalisti, manager e quotidiani del gruppo; e i problemi di BSkyB con le autorità del paese.

News Corp, che possiede il 39% di BSkyB, ha dovuto, infatti, rinunciare all’acquisto di ulteriori quote azionarie dell’operatore satellitare, dopo che l’autorità di regolamentazione delle comunicazioni del Regno Unito ha sollevato dubbi, parzialmente anche a causa dello scandalo, sull’opportunità del possesso della licenza di trasmissione satellitare da parte di News Corp.

Una separazione delle attività della multinazionale, oltre a favorire i rapporti con le autorità di vari paesi, sarebbe di certo ben accolta da parte degli investitori; maggiormente interessati alle attività audiovisive che agli stagnanti asset editoriali.

L’andamento di mercato dei due settori è, infatti, molto differente. Da una parte le attività editoriali (The Wall Street Journal, Times of London, quotidiani Australiani, l’editore HarperCollins, etc) per cui si registra una crescita molto bassa dei fatturati. Dall’altra le attività nel settore dell’entertainment (20th Century Fox, Fox broadcast network, etc) che rappresentano i tre quarti delle entrate nei primi 9 mesi dell’anno fiscale (25.34 miliardi di dollari) e il 90% dei profitti operativi del gruppo.

Nei nove mesi conclusisi a Marzo, i profitti derivanti dalle attività editoriali sono, infatti, pari a 458 milioni di dollari, su un totale di $4.2 miliardi.

La divisione delle attività dovrà in ogni caso vincere le resistenze di Murdoch, che ha costruito l’impero internazionale partendo dai quotidiani australiani e continua ad amare il mercato dei newspaper. Il magnate non avrebbe da temere però, in quanto al controllo della multinazionale, anche in caso di divisione dei business grazie al suo 40% dei voti posseduti nella News Corp.

 

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