Google chiede a Oracle un rimborso da 4 miliardi di dollari

Il procedimento legale intentato da Oracle contro Google, sull’ipotesi di violazione di alcuni brevetti da parte della compagnia di Mountain View, non ha sortito gli effetti sperati dalla società di Larry Ellison.

Google è stato infatti prosciolto dalle accuse e, secondo la sentenza della corte californiana che ha seguito il caso, non avrebbe violato nessuna tecnologia protetta da copyright sviluppata da Oracle.

Ora è Google a dare il via al contrattacco, citando a sua volta Oracle per chiedere il rimborso delle spese legali sostenute, avviando un nuovo capitolo in questa battaglia di avvocati tra le due società.

In una nota della compagnia di Mountain View si sottolinea come “Google ha prevalso all’interno del contenzioso, mentre le accuse di Oracle si sono rivelate senza fondamento e di nessuno rilievo. Di conseguenza, Google come parte lesa ha diritto a recuperare i costi sostenuti”.

L’azienda ha intenzione di chiedere non meno di 4 milioni di dollari come rimborso per chiudere la questione: tale cifra dovrà ora essere confermata, dallo stesso giudice che ha emesso la sentenza definitiva sulla presunta violazione dei brevetti Oracle, William Alsup. Sarà il giudice che determinerà, nei prossimi giorni, l’importo esatto che Google dovrà incassare.

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